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Messina Denaro, trovata una lettera da consegnare alla figlia «quando sarà pronta a leggere»

La casa di vicolo San Vito, in cui si nascondeva Matteo Messina Denaro, a Campobello di Mazara

Un manoscritto indirizzato alla figlia Lorenza Alagna. Lo hanno ritrovato i carabinieri del Ros nel covo di Matteo Messina Denaro, a Campobello di Mazara. Nell’abitazione di vicolo San Vito )o Cb31) intestata ad Andrea Bonafede, tra alcuni libri, c’era anche questo foglio.

Un appunto scritto a mano dal boss: «Da dare a Lorenza quando sarà pronta a leggere, quando sarà avulsa dal condizionamento di terze persone», si legge nel manoscritto. Altri pizzini, nascosti in un’intercapedine, sono stati trovati durante la perquisizione nella casa della famiglia, a Castelvetrano. Nel portafogli dell’ultimo dei Corleonesi, il giorno dell’arresto, i carabinieri hanno trovato invece alcune foto. Una ritrae il nipote Gaspare Allegra, morto nel 2021 in un incidente sulle montagne della Grigna. Altre invece sono suoi ritratti giovanili.

La figlia non ha mai dichiarato di rinnegato il padre, nei giorni scorsi ha voluto solo precisare mediante il suo avvocato di non averlo mai incontrato. Lorenza è figlia di Francesca Alagna, dalla quale ha preso il cognome, ed è l'unica figlia ufficiale del boss arrestato dopo 30 anni di latitanza. Una vita difficile quella della giovane, che oggi ha 26 anni. Lorenza ha vissuto sino al 2013 a casa della nonna paterna Enza Santangelo, assieme alla madre. In molti riconoscono nel volto della ragazza i tratti del padre da giovane. Nel 2013 ha deciso di andare a vivere dalla nonna materna con la mamma Franca, a circa un chilometro e mezzo dalla casa dove abitava prima. Non ha mai interrotto i rapporti con i familiari del padre, anzi Lorenza è legata tuttora ai cugini di primo grado. In particolare, Giovanni e Francesco Panicola, figli di Patrizia Messina Denaro. Con il cugino Francesco hanno frequentato nella stessa classe il liceo scientifico Cipolla di Castelvetrano.

In uno dei pizzini inviati all’ex sindaco di Castelvetrano Antonio Vaccarino il boss parlò di Lorenza: «Mia figlia non l’ho mai vista, ha il destino di essere orfana di padre. Se la vita ha tolto a me per dare a lei, mi sta bene. Può prendersi tutto ciò che mi resta, per darlo a lei. Quando crescerà sarà in grado di capire e potrà giudicarmi. Non accetto il giudizio dei tribunali ma accetterò il giudizio di mia figlia». In un altro altro pizzino, della mamma di Matteo Messina Denaro, scritto quando Lorenza ha compiuto 11 anni, c’è scritto: «È ora che incontri tua figlia».

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