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Militare marsalese aggredito e ucciso a Roma: ricercato un tunisino

Svolta nelle indagini sulla morte di Danilo Salvatore Lucente Pipitone, il militare marsalese di 44 anni, aggredito nella notte tra venerdì e sabato nella zona di Centocelle a Roma e poi morto al Policlinico Umberto I dove era arrivato in condizioni gravissime.

C'è ora un sospettato per l'omicidio del caporale maggiore dell'Esercito, che lavorava come infermiere all'ospedale del Celio. Gli agenti della squadra mobile stanno cercando un trentenne nordafricano con precedenti legati allo spaccio di droga. Si tratta di Mohamed Abidi, nato il 7 marzo 1990 in Tunisia. L’uomo è stato detenuto fino al 4 aprile 2018 per spaccio di sostanze stupefacenti.

L'aggressione a Danilo Salvatore Lucente Pipitone

Dopo l'aggressione, alcuni passanti avevano chiamato i soccorsi, ma i sanitari hanno trovato il caporal maggiore con un taglio al sopracciglio e un profondo colpo dietro alla nuca. Una volta arrivati sul posto gli uomini della squadra mobile hanno sentito alcuni testimoni. Si è subito ipotizzato che la causa dell'aggressione fosse una lite per la viabilità, ma non si esclude anche la rapina finita male, sebbene addosso alla vittima siano stati trovati il cellulare e il portafogli.

Un’auto con dentro due persone sarebbe stata vista fuggire dal luogo dell’aggressione in via dei Sesami a Centocelle e le telecamere di sorveglianza l’hanno ripresa. Dalla targa gli investigatori sarebbero risaliti ad Abadi. Nel 2015 l'uomo aveva fatto parte di gruppo di tre tunisini accusati di aver picchiato e violentato alcune prostitute nella zona di San Giovanni a Roma.

Intanto, su Facebook tanti messaggi di dolore e cordoglio ricordano Danilo Salvatore Lucente Pipitone. Fra questi anche quello dell'Esercito italiano che «esprime i propri sensi di sentito profondo cordoglio e di stretta calorosa vicinanza alla famiglia del 1° graduato Salvatore Danilo Lucente Pipitone, tragicamente scomparso».

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