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Il blitz antimafia di Trapani, uno degli arrestati disse: «Incontrai Messina Denaro in una grotta»

Protagonista del racconto è Vito Manzo, che sarebbe affiliato alla «famiglia» di Valderice

Il boss Matteo Messina Denaro in un fermo immagine dopo l'arresto dai carabinieri

Un boss dice, non sapendo di essere intercettato, di avere incontrato Matteo Messina Denaro durante la latitanza. Un vertice segretissimo che sarebbe avvenuto in una grotta. Protagonista del racconto, che rappresenta un capitolo dell’ultimo blitz antimafia della Direzione distrettuale antimafia di Palermo che ha colpito le cosche di Trapani, Custonaci e Valderice, è Vito Manzo, arrestato oggi (24 ottobre) e già condannato per associazione mafiosa.

Secondo gli inquirenti, sarebbe affiliato alla «famiglia» di Valderice. Per ribadire la sua affidabilità e la fiducia che in lui riponevano i massimi vertici dell’organizzazione mafiosa, Manzo diceva: «Io preciso, senza offesa, come si cammina io lo so. Io come si cammina lo so. Quello lì con questi occhiali che loro vanno cercando sempre di continuo (Messina Denaro ndr), dentro una grotta, mi ha detto a me, dice: “Questa cosa, va bene”. Dopo che è sparito». Millanterie o realtà? Gli inquirenti stanno cercando di accertarlo.

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