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Omicidio-suicidio di Mazara, tanti ricordano Marisa Leo: "Grati per tutto ciò che ci hai donato"

Tanti i messaggi di cordoglio per la donna uccisa dall'ex compagno

"In azienda siamo tutti sconvolti per quanto è successo. Stamattina non abbiamo la forza di lavorare". Lo dice Giuseppe Gambino, il direttore della cantina Colomba bianca dove lavorava Marisa Leo, la donna che è stata uccisa ieri sera a colpi di arma da fuoco dall'ex convivente Angelo Reina che poi si è tolto la vita.

"Ieri abbiamo lavorato tutto il giorno insieme in azienda - racconta Gambino - poi ci ha detto che doveva incontrare l'ex convivente per prendere la bambina". Stamattina la notizia dell'omicidio-suicidio. Giuseppe Gambino stamattina ha pubblicato un post su Facebook, allegando una foto insieme a Marisa Leo: "Infinitamente grato per tutto ciò che mi hai donato", le sue parole.

Messaggi commossi anche da parte del sindaco di Salemi, Domenico Venuti: "La nostra comunità è sconvolta da quanto accaduto. Non ci sono parole per descrivere il dolore per una tragedia assurda e inaccettabile. Esprimo il cordoglio e la vicinanza alla famiglia a nome mio, dell'Amministrazione e di tutta la città di Salemi. Ci stringiamo ai familiari nel ricordo di una ragazza solare che amava la vita. Il giorno dei funerali sarà lutto cittadino a Salemi: è necessario accendere i riflettori su un fenomeno inaccettabile e insopportabile come il femminicidio. Ciao Marisa...".

"La notizia di oggi ci lascia sgomenti - commenta il sindaco di Marsala, Massimo Grillo -. Siamo addolorati dall'apprendere la notizia di un ennesimo femminicidio, questa volta avvenuto nel Trapanese. La nostra comunità è sotto shock per questo gesto di assoluta follia. È necessario educare i nostri giovani al rispetto della vita umana, al rispetto della Donna".

Marisa era molto conosciuta nel mondo dell'enologia siciliana e faceva parte dell'associazione "Donne del vino". Tanti i messaggi di cordoglio sui social, tra questi quello di Davide Piccione: "Eri una bellissima persona! Mancherai sicuramente a tutti quelli che hai incrociato sulla tua strada e hanno avuto la fortuna di conoscerti". Leoluca Pollara scrive: "Eri sempre simpatica e solare. Eri stimata da tutti e tutti ti volevano bene. Non meritavi questa follia. Ti ricorderò sempre con il tuo meraviglioso sorriso. Riposa in pace". Michele Buscemi aggiunge: "Certe notizie non si vorrebbero mai leggere. A maggior ragione quando riguardano persone che conosci".

«Proprio Marisa dentro la nostra associazione Donne del vino aveva concepito il format DxD Calici di vita, nato per supportare le vittime di violenza. E’ paradossale che proprio lei sia stata vittima», dice Roberta Urso, presidente dell’associazione Donne del vino in Sicilia. «Marisa era luce, sensibile, dolce e intelligente ed era particolarmente sensibile nei confronti del tema delle donne in difficoltà», conclude la Urso.

«Siamo davvero in stato di emergenza, la violenza contro le donne fra le mura domestiche e fuori, sembra dilagare in modo sconvolgente nelle nostre città, bisogna costruire un fronte unico contro questi fenomeni, creare politiche adeguate che consentano alle vittime di uscire dall’incubo, sostenere di più i centri antiviolenza, che spesso si sostituiscono alle istituzioni nell’affiancamento in questo percorso di liberazione e serve fare una seria prevenzione attraverso centri di recupero e riabilitazione che agiscano sugli uomini», affermano Leonardo La Piana, segretario generale Cisl Palermo Trapani, e Delia Altavilla, responsabile coordinamento Donne Cisl Palermo.

Anche per la segretaria generale della Cgil di Trapani Liria Canzoneri e la responsabile provinciale del Coordinamento donne della Cgil Daniela Milana "il fenomeno del femminicidio  sta assumendo proporzioni incontrollate. Bisogna attivarsi e subito, iniziando, anzitutto, a parlare di salute mentale, di disagio sociale, promuovendo la cultura della non violenza, del rispetto, contro ogni forma di prevaricazione, e della reale parità tra uomini e donne. Di contro, le donne non possono continuare a denunciare le violenze subite, ma poi essere lasciate da sole, ancora più indifese e ancora più esposte al pericolo. Il divieto di avvicinamento si è dimostrato, in troppi casi culminati con il femminicidio, una misura inefficace. Per chi commette violenza occorre una pena certa e severa".

Mentre, Luisella Lionti, segretaria della Uil Sicilia,  esprime cordoglio e vicinanza alla famiglia della giovane Marisa Leo e chiede di  “ intervenire attraverso la prevenzione con campagne di informazione e sensibilizzazione nelle scuole, perché prima di tutto dobbiamo educare i nostri figli, i nostri giovani, al rispetto verso il prossimo. E poi con la formazione nei luoghi di lavoro e il sostegno affinché le donne vittime di violenza possano denunciare trovando l’aiuto necessario e senza rischiare la vita”.

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