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Allarme violenze a Marsala, il sindaco convoca un'assemblea. Ma in tanti protestano: «Non c'è sicurezza»

Almeno tre aggressioni in due settimane. Grillo: «I cittadini meritano di poter con serenità». Ma piovono critiche: «Pochi controlli, servono le telecamere»

Piazza della Repubblica a Marsala

Prima l'aggressione con calci e pugni a un disabile di 32 anni davanti ad un distributore automatico di sigarette in contrada Cuore di Gesù, poi la rissa tra giovani africani in piazza Matteotti, infine l'incubo vissuto dalla titolare di un chiosco picchiata in piazza della Repubblica. In appena due settimane Marsala tre casi hanno acceso i riflettori sulla sicurezza nelle strade di Marsala. E il sindaco Massimo Grillo ha deciso di convocare un'assemblea aperta a tutti i cittadini (di cui saranno resti noti i particolari) perché, dice, «i marsalesi meritano di poter vivere la città con serenità».

Grillo ha telefonato alla proprietaria del chiosco che venerdì sera è stata aggredita, riportando la frattura a un braccio, perché aveva rimproverato un gruppo di giovani che facevano baccano in piazza. Il sindaco le ha così fatto sentire la sua vicinanza e quella di tutta la città. «I ripetuti atti di violenza che si stanno registrando in queste settimane nella nostra città ci preoccupano seriamente - ammette Massimo Grillo -. Marsala e i marsalesi meritano di poter vivere la città con serenità. In questi mesi continui sono stati i contatti con la prefettura e importanti e tempestivi i risultati raggiunti dalle forze dell’ordine».

Poi sottolinea che «la sicurezza è stata sempre una delle priorità della mia amministrazione e, ciascuno per le proprie competenze, dobbiamo fare sempre di più e meglio. In questi mesi abbiamo posto in essere una serie di iniziative che renderò pubbliche giovedì nel corso di un’assemblea aperta alla cittadinanza».

Ma in tema di sicurezza piovono critiche sull'operato del Comune. A protestare più di tutti è Jessica Namio, sorella della donna picchiata venerdì sera che già al Giornale di Sicilia aveva raccontato l'accaduto. «La città è nostra e nessuno deve permettersi di vietarci di andare a fare anche una passeggiata con i nostri figli o semplicemente di lavorare e portare il pane a casa», ha aggiunto con rabbia. E ha puntato il dito contro l'amministrazione comunale. Rispondendo al sindaco che ha chiesto una mano ai cittadini con la partecipazione all'assemblea pubblica commenta: «Ieri sera ci aspettavamo una sua visita alla loggia visto che si trovava proprio lì vicino ma niente. Atti di violenza si sono visti anche ieri sera purtroppo e siamo stati costretti ancora una volta a chiamare le forze dell'ordine, bambini impauriti, turisti spiazzati e sconvolti. Signor sindaco, se veramente vuole rappresentare questa città faccia qualcosa per la nostra sicurezza, altrimenti farebbe meglio a dimettersi».

Come lei anche altri marsalesi chiedono interventi da parte dell'amministrazione comunale, in particolare l'installazione di telecamere nei luoghi più frequentati e in quelli della movida. Quello della videosorveglianza è un tema sollevato pure da forze politiche come ProgettiAmo Marsala che in un post su Facebook chiede esplicitamente un intervento per la sicurezza.

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