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Marsala, l'aggressione al disabile: il Comune sarà parte civile

L’uomo è stato picchiato senza alcun motivo da due giovani

Il sindaco di Marsala Massimo Grillo non è rimasto indifferente alla brutale aggressione di cui è stato vittima, nella notte tra il 14 il 15 giugno, un 32enne disabile che con la sua auto si era fermato davanti ad un distributore automatico di sigarette di contrada Cuore di Gesù, lungo la statale 115 per Mazara, e che è stato selvaggiamente picchiato da due giovanissimi. Il Comune di Marsala, infatti, ha annunciato che sarà parte civile nel procedimento penale contro i due aggressori.

«Nel rinnovare il mio personale grazie e quello della città alle forze dell’ordine che hanno prontamente individuato i responsabili – ha detto il sindaco Grillo - ho avviato la procedura perché Marsala si costituisca parte civile nell’eventuale processo penale a loro carico. Un modo per fare sentire la vicinanza di tutta la comunità marsalese al nostro concittadino aggredito al quale auguriamo una pronta guarigione sia dalle ferite fisiche che psichiche. Non possiamo permettere che atti del genere passino impuniti. La comunità è stata offesa dal brutale atto e alla città è stato arrecato un danno di immagine non indifferente, tenuto conto della negativa eco della notizia a livello nazionale e non solo». Ieri mattina, il primo cittadino ha dato mandato all’Ufficio legale del Comune per la costituzione in giudizio contro i due balordi. «La violenza con la quale si sono accaniti nel pestaggio – si legge nella nota diffusa dall’ufficio stampa del Comune - ha suscitato profonda indignazione, con le immagini diventate subito virali e mandate in onda anche sulle reti televisive nazionali. L’aggredito è riuscito a parare i colpi inferti con mani e piedi al volto, riportando comunque un forte trauma facciale e la necessità di ricorrere a punti di sutura». Il pestaggio, durato circa due minuti, è stato interamente ripreso da una telecamera di un impianto di videosorveglianza.

La vittima, per almeno due minuti, è stata tempestata con calci e pugni in varie parti del corpo. Anche dopo essere finita a terra. Parecchi i colpi in testa. Ad agire, nella notte tra il 14 e il 15 giugno, sono stati due giovanissimi: uno appena maggiorenne, l’altro minorenne. Il primo, qualche giorno dopo, è stato arrestato dai carabinieri e rinchiuso in carcere. La vittima è stata scambiata per il presunto molestatore della sorella di uno dei due aggressori. O forse era solo una scusa per scatenare la violenza. Due ragazze che transitavano in auto sono state le prime persone a prestare soccorso al malcapitato.

 

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