Il terzo covo di Matteo Messina Denaro, scoperto dalla polizia nel pomeriggio di ieri a Campobello di Mazara, e l'abitazione di Giovanni Luppino, l'uomo che accompagnava l'ex latitante alla clinica Maddalena a Palermo, si trovano accanto.
Dopo l'appartamento via CB Trentuno e la stanza di via Maggiore Toniolo 34, la polizia seguendo le tracce di un trasloco, ha scoperto questo nuovo appartamento, ora vuoto. Era infatti quello dove il boss ha vissuto fino a giugno scorso prima di trasferirsi in via CB Trentuno. Il terzo rifugio, si trova al primo piano del civico 260 in via San Giovanni. Sul posto ancora stamane ci sono gli uomini della scientifica e gli investigatori dello Sco. Tutta l'area è stata cinturata. L’appartamento è in vendita.
Giusto al civico 262 vi è, invece, l'ingresso dell'abitazione di Giovanni Luppino, il commerciante di olive che davanti al Gip di Palermo ieri mattina ha detto di non sapere che la persona che aveva accompagnato in clinica la mattina di lunedì, fosse Matteo Messina Denaro. Aggiunge che qualche tempo fa Messina Denaro gli è stato presentato da Andrea Bonafede, e cioè l’uomo che ha fornito la propria identità al latitante. “Mi disse che era suo cognato, me lo presentò come Francesco”, spiega. Non si sorprese, perché “con Bonafede ho una conoscenza occasionale. Fa il ‘tubista’ (cioè l’idraulico) e mi sono rivolto a lui per alcuni lavori”.
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