A Misiliscemi si continua a lavorare per liberare case private e aziende da fango e detriti dopo l'alluvione di questa settimana. Per aiutare la popolazione arriveranno squadre di protezione civile anche da altri centri della Sicilia. Ma intanto sono trascorse 48 ore e ancora molte delle abitazioni del comune restano isolate. Tra le otto frazioni sicuramente quella maggiormente colpita è Salinagrande che si trova a limite del torrente Verderame esondato.
Intanto, si fa una prima conta dei danni, “stimata - dice il commissario straordinario del Comune di Misliscemi, Carmelo Burgio - in almeno 12 milioni di euro". Ma è ancora di più provvisoria.
Stamane il presidente Renato Schifani ha visitato Misiliscemi e le zone del Trapanese duramente colpite dai nubifragi delle scorse settimane, per ascoltare le richieste delle amministrazioni e dei cittadini, assieme al capo della protezione civile regionale Salvo Cocina. Ad accompagnarlo il prefetto di Trapani, Filippina Cocuzza, il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, il commissario straordinario del Comune di Misiliscemi, Carmelo Burgio, l'ingegnere capo del Genio civile di Trapani, Salvatore Caruso.
Tappa poi a Trapani, a Palazzo D'Alì, dove ha presieduto un primo vertice operativo con le istituzioni. Presenti anche il sindaco di Erice, Daniela Toscano Pecorella, il comandante provinciale dei vigili del fuoco, Michele Burgio, vertici delle forze ordine, tecnici di protezione civile e deputati del territorio. Sulla richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale avanzata dai Comuni di Trapani e Misiliscemi, si è riservato di decidere ma ha assicurato che arriveranno i "fondi per lavori e pulizie".
“Sono qui per testimoniare vicinanza alle comunità duramente provate – dichiara il presidente Schifani –. Vorrei ringraziare la protezione civile, l'aeronautica, i carabinieri per quello che è stato fatto in momenti così delicati. Abbiamo preso atto della situazione e abbiamo concordato di stanziare somme per la realizzazione di nuove pompe di sollevamento sia a Trapani sia a Misiliscemi. Nello stesso tempo disporremo una relazione idrogeologica da concordare con l'Università di Palermo per fare in modo che non si verifichi più l'inondazione delle saline e poi studieremo con l'Autorità di bacino un sistema che preveda la pulizia dei torrenti, perché si tratta di una situazione strutturalmente gravissima che va affrontata”.
Il nuovo governatore ha effettuato un sopralluogo sul torrente Verderame, poi tappa a Salinagrande per verificare i danni subiti in quella porzione di territorio, visitare un edificio scolastico e incontrare i produttori di sale. Successivamente Schifani ha raggiunto Trapani, dove ha prima incontrato una ventina di minori stranieri non accompagnati del Cara di Milo evacuati nei giorni scorsi in elicottero perché la struttura era stata inondata dall'acqua.
Presente anche il direttore regionale della Protezione civile Salvo Cocina, direttore regionale della Protezione civile, che ha messo in evidenza le caratteristiche del fenomeno piovoso che sono cambiate e che non trovano le città preparate. “Trapani e il circondario sono stati colpiti recentemente da quattro eventi alluvionali, di cui due veramente forti, preceduti da una allerta gialla o arancione. Si tratta di fenomeni meteo improvvisi, imprevedibili, che rilasciano copiose quantità di acqua in poche decine di minuti, sovraccaricando le fognature, i canali e i torrenti. Come protezione civile – ha detto – siamo seriamente preoccupati perché questi eventi severi avvengono con maggiore frequenza in un contesto generale di cambiamenti climatici. Dobbiamo imparare a conviverci e fare le opere di prevenzione strutturale che mitigano il rischio, le quali, tuttavia, richiedono investimento di risorse e tempi lunghi. Nelle more, dobbiamo garantire la sicurezza dei cittadini e dei beni attraverso una maggiore attività di previsione, con gli avvisi meteo, e di prevenzione, con l’allertamento delle strutture di protezione civile, nonché soprattutto una forte azione di sensibilizzazione dei cittadini”.
Divieto di circolazione fino a cessata necessità nella via Verderame, nel tratto di adduzione al ponte Verderame, Frazione di Pietretagliate (una delle otto frazione che compongono il comune di MIsiliscemi). L'ordinanza è di queste ore ed è stata predisposta dal Commissario Straordinario del Comune di Misiliscemi, Carmelo Burgio, in conseguenza del gravissimo evento meteo-idrogeologico che ha interessato il territorio. L'evento ha portato all’esondazione del fiume Verderame, che riportato danni tali da compromettere la staticità della struttura.
Il Comando di Polizia Locale del Comune di Paceco ha provveduto alla chiusura al transito della via Verderame nel tratto di propria competenza. La chiusura si resa necessaria, urgente e indifferibile, a salvaguardia della incolumità pubblica. Chiuso dunque al transito veicolare e pedonale la via Verderame nel tratto di adduzione al ponte, in attesa degli interventi di ripristino e messa in sicurezza e comunque sino a cessata necessità.
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