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Mazara, museo al comune: i sindacati protestano

I rappresentanti dei lavoratori: «Il fine è di acquisire la gestione del museo per scopi puramente politici e non turistici»

MAZARA. I sindacati insorgono. La questione posta dal sindaco di Mazara, Nicola Cristaldi, sulla richiesta di trasferimento della gestione del museo del Satiro" dalla regione al comune, non va giù. "L'attacco del sindaco - scrivono in una nota i responsabili provinciali dei sindacati Cobas/CVodie e Sadirs, Vito Saladino, Giuseppe Caracci e Francesco Pulizzi - è una delle tante falsità a danno dei dipendenti regionali.

L'attacco nasconde l'intento di strumentalizzare i dipendenti regionali al solo fine di acquisire la gestione del museo per scopi puramente politici e non certo turistici, sempre fino ad oggi garantiti". La replica di Cristaldi non si fa attendere. "Non se ne può più - dice - di certi sindacati che sempre più svolgono ruoli di alfieri di cose indifendibili. Ma come si fa a difendere situazioni al limite della decenza, quando eserciti di impiegati occupano gli spazi interni ed esterni dei musei con tutti i disservizi che si verificano. Tutto è un paradosso - continua Cristaldi. Non chiedo il licenziamento di nessuno chiedo che vi sia una più corretta e razionale utilizzazione del personale esistente che potrebbe assicurare, ad esempio, l'apertura dei siti museali sino alle ore 22 piuttosto che chiudere al pubblico alle 18". Per la Soprintendente di Trapani, architetto Paola Misuraca sarebbe il contratto di lavoro e l'esiguità dei fondi destinati al personale a determinare la turnazione dei 18 dipendenti (per Cristaldi però sono 25) che sarebbero appena che sufficienti.

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