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Mazara, il consiglio non si tocca: il Tar respinge i ricorsi

Bocciate le richieste degli 8 candidati non eletti che lamentavano una presunta erronea assegnazione del premio di maggioranza

MAZARA. Non ci sarà rivoluzione nel Consiglio comunale. Il Tar (tribunale amministrativo regionale) di Palermo ha respinto il ricorso degli otto candidati non eletti al Consiglio comunale, ricorso motivato dal mancato raggiungimento del 40% dei consensi delle liste collegate al sindaco eletto, Nicola Cristaldi, che al primo turno si sono fermati al 23%.  Se il Tribunale ammnistrativo regionale avesse accettato le tesi portate avanti dai difensori degli otto consiglieri, si sarebbe registrato uno stravolgimento in consiglio comunale perché la maggioranza, che attualmente è costituita da 18 consiglieri, si sarebbe fermata ad appena 8 consiglieri mentre l'opposizione, che attualmente è costituita da 12 consiglieri ne avrebbe ottenuto ben 22.

I giudici del tribunale amministrativo, nella tarda mattinata di venerdì, avevano ascoltato i difensori dei ricorrenti e letto le memorie; nella tarda serata è stata emessa la sentenza: ricorso respinto. Gli otto candidati consiglieri ora potrebbero fare un ulteriore ricorso ma i giudici del Tar non hanno perso tempo nell’emettere la sentenza quasi a sottolineare che non ci sono stati dubbi sulla regolarità dell’elezione. D’altro canto la nuova legge regionale elettorale per le amministrative sembra molto chiara: se il sindaco fosse stato eletto al primo turno, il ricorso avrebbe potuto avere un giusto percorso ma Cristaldi, al ballottaggio, ha ottenuto una superiorità schiacciante, senza apparentamenti, rispetto al suo candidato avversario Vito Torrente.

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