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Vincenzo Luppino si occupò del trasloco di Matteo Messina Denaro nell'ultimo covo

Arrestato con il fratello, è accusato anche di avere spostato e custodito nel suo garage la vecchia cucina del superlatitante

Carabinieri davanti al primo covo del boss Messina Denaro, a Campobello di Mazara

Vincenzo Luppino, uno dei due fratelli arrestati oggi (13 febbraio) nell’ambito delle indagini sulla rete dei fiancheggiatori del boss Matteo Messina Denaro durante la latitanza, è accusato, fra l’altro, di avere curato, nel giugno del 2022, il trasloco del superlatitante nell’ultimo covo, a Campobello di Mazara.

Emerge dall’indagine che ha portato all’arresto dello stesso Vincenzo Luppino e del fratello Antonino. I due sono figli di Giovanni Luppino, l’imprenditore agricolo di Campobello di Mazara arrestato con Messina Denaro alla clinica «La Maddalena» di Palermo e considerato l’autista del capomafia di Castelvetrano.

Il titolare della ditta di traslochi incaricata del servizio ha raccontato agli inquirenti di essere stato contattato dal capomafia e di avere concordato con lui i mobili da portare in casa. Nelle operazioni venne coinvolto Vincenzo Luppino, che aveva spostato e custodito la vecchia cucina di Messina Denaro nel suo garage.

Nella foto i carabinieri davanti al primo covo del boss Messina Denaro, a Campobello di Mazara

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