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Inchiesta sulla sanità a Trapani, pilotato l'appalto per i ventilatori polmonari nel periodo del Covid

L’ex manager Damiani e la funzionaria Giuseppa Messina avrebbero «turbato» il procedimento amministrativo per la fornitura

Fabio Damiani

Nell’inchiesta Aspide sulla sanità trapanese condotta dalla guardia di finanza è coinvolto l’ex direttore dell’Asp di Trapani Fabio Damiani (nella foto), già arrestato nel 2020 nell’operazione «Sorella Sanità» e ora finito ai domiciliari per turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.

Secondo le accuse l’ex manager, in qualità di dirigente generale pro tempore dell’Asp, con la funzionaria dell’Asp Giuseppa Messina, destinataria di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, in qualità di Rup della procedura negoziate, avrebbe «turbato» il procedimento amministrativo di un appalto, senza bando di gara, per la fornitura di ventilatori polmonari durante l’emergenza Covid. La stessa contestazione è mossa ad Antonella Federico, posta ai domiciliari, che è indagata nella duplice veste di dipendente dell’Althea e di responsabile di commessa dall’Associazione temporanea di impresa Draeger-Althea-Meditech per condizionare la scelta del contraente da parte della Pubblica amministrazione e assicurare alla Althea Italia l’aggiudicazione dell’appalto. I fatti contestati sarebbero stati commessi tra il maggio del 2019 al marzo del 2020.

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