
«Le sue condizioni sono molto gravi. Non credo che la cella possa essere paragonata ad un ambulatorio medico. Non so se lo stanno curando bene». Parla per la prima volta con RaiNews24 l’avvocato Lorenza Guttadauro, legale di fiducia oltre che nipote di Matteo Messina Denaro, a proposito del primo interrogatorio avvenuto nel carcere de L’Aquila due giorni fa, il 13 febbraio, tra il capo mafioso da lei assistito e il procuratore Maurizio De Lucia e l’aggiunto Paolo Guido che avevano trovato il detenuto «lucido, sereno e con tutte le cure necessarie», conclude l’intervista di Valeria Ferrante.
Lorenza Guttadauro, avvocato penalista, è figlia della sorella del boss di Castelvetrano Rosalia e di Filippo Guttadauro. Il nonno paterno - padre di Filippo – è lo storico boss di Brancaccio, Giuseppe Guttadauro. Lorenza Guttadauro ha già svolto assistenza legale per altri familiari: la zia Anna Patrizia (l’altra sorella dell’ex primula rossa della mafia), il fratello Francesco e il marito Girolamo Bellomo, detto Luca.
12 Commenti
Annamaria
15/02/2023 14:44
Tale zio...
Assurdo
15/02/2023 14:52
ahahahahhahahahahahahahahahahah Ma per favore....
Paolo Penta
15/02/2023 15:03
Mi chiedevo che le condizioni in cui era tenuto Giuseppe Di Matteo fossero altrettanto idonee alla sua condizione...
Caterina
15/02/2023 15:41
E che deve dire, povera figlia, non è che abbia altri argomenti a discolpa dello zizzí. Ci vuole molta fantasia e inventiva per trovarne.
Giovanni
15/02/2023 15:53
nel covo stava meglio
Marianna
15/02/2023 16:13
Con tutto il male che ha fatto e la gente che ha sulla coscienza. Ci può crepare in carcere.
Ros
15/02/2023 16:13
Bisogna curarlo come ha curato il bambino che ha sciolto nell'acido, ditelo all'avvocato...
Vittorio P.
15/02/2023 16:18
Infatti va curato bene e assistito bene come tutti noi assistiti benissimo dalla Sanità Regionale.... Ma per piacere....
Vito
15/02/2023 16:25
E perché non gli arresti domciliari, oppure in una struttura a pagamento, ma non a spese dello stato
Jago
15/02/2023 16:44
Ma l'avvocato, non sa o non pensa che lo stanno curando? Il suo è un timore fondato su cosa? Detta così ci fa preoccupare, per primo, che in carcere non ci siano strutture valide atte alle cure mediche necessarie, non solo per Messina Denaro ma per chiunque; Oppure la signora Guttadauro si intende di terapie oncologiche e allora la preoccupazione sale a dismisura, perché sicuramente lo zio, non sarà certo l'unico malato di tumore, in stato di detenzione ! E siccome tutti i cittadini reclusi o meno che siano, hanno diritto alla sanità , occorre fare chiarezza e stabilire se sono i giudici che lo hanno trovato in buone condizioni generali o l'avvocato che ha seri timori per l'assistito.
alessandro
15/02/2023 17:31
prima o poi tutti devono morire...
marco
15/02/2023 17:43
poveraccio! Avvocato, non faccia ridere per favore!