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Pescatori liberati, piano per il rientro: strette misure sanitarie, porto di Mazara off limits

I pescatori siciliani e i senegalesi

Il piano sarà limato oggi dal comitato tecnico che tornerà a riunirsi online su convocazione del prefetto di Trapani, ma le disposizioni sanitarie previste per l'arrivo di domani a Mazara del Vallo dei 18 marinai liberati in Libia, si conosce per sommi capi: un medico salirà a bordo dei pescherecci e visiterà i marinai, che una volta a terra faranno il tampone rapido (che dà una risposta in pochi minuti) e poi quello molecolare, il cui esito si conoscerà dopo otto ore.

In assenza di positivi al Covid, tutti andranno a casa e dovranno ripetere il tampone dopo 5 giorni. Al porto nuovo, dove le due barche approderanno, ci saranno un numero limitato di parenti e i giornalisti, spiega il sindaco Salvatore Quinci.

I due marinai senegalesi, che non hanno una casa, saranno ospitati in un albergo a spese dell'armatore, sempre che il tampone dia esito negativo. I senegalesi, abitualmente, lavorano come guardiani delle barche e dormono a bordo.

In caso di positività, anche di un solo marinaio, tutti saranno fatti salire su un mezzo con dispositivi di biocontenimento e posti alla quarantena domiciliare. Per i senegalesi, invece, sempre in caso di positività, è previsto il trasferimento in un Covid hotel. Intanto, il sindaco ribadisce che per domenica l'accesso al porto nuovo sarà inibito per tutti, tranne che per le persone autorizzate.

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