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Sicilia-Usa, i summit di mafia a Castellammare: casa di Domingo base per gli italoamericani

La mafia di Castellammare del Golfo punto di riferimento in Sicilia per gli italoamericani. Non solo, la casa del boss Francesco Domingo in contrada Gagliardetta divenne una base obbligatoria per i picciotti provenienti dall’oltreoceano.

Diversi gli incontri monitorati dai carabinieri nel corso delle indagini del blitz Cutrara. E durante i summit gli investigatori capirono "come fosse in atto una fase di riorganizzazione di una delle cellule criminali siciliane operanti nel continente americano". Un punto sviluppato assieme ai colleghi dell’Fbi americana, che ha contribuito ad identificare alcuni dei personaggi con cui si incontrava Domingo, come un soggetto "affiliato alla famiglia mafiosa dei Bonanno, molto vicino a Baldassare Amato, già condannato negli Stati Uniti per l’omicidio di Carmine Galante, esponente della stessa famiglia".

Un quadro che emerge dalle intercettazioni. In particolare, "questo picciotto, questo che parlavate l’altro giorno, quello americano" aveva chiesto al Domingo che tipo di rapporti intrattenesse con "Gaetano". Della stessa vicenda era al corrente anche il fratello del boss, Michele Domingo, "anch’egli tornato dagli Stati Uniti d’America a Castellammare del Golfo". "Con Jo..e quello gli ha detto, 'devi andare in paese?', 'perchè loro..?', dicèma tu, se devi andare al paese devi andare a trovare a loro..dice, non devi andare a trovare nessun altro cristiano!'", gli raccontava il 9 settembre 2016.

Ma nel corso dell’incontro il boss oggi arrestato tentò di catechizzarlo. "Uno che si abbraccia ad uno, deve cercare di essere, di essere vero, Michele stai attento, parlare poco e ascoltare..e tutto il discorso non lo dire mai ad un altro, mezzo discorso..e vedi che cosa ti viene a dire! Non ti..non ti sbilanciare mai a dire tutte le cose sane ai cristiani", diceva Ciccio Domingo. In un’altra intercettazione invece il boss invitava il suo collaboratore Daniele La Sala, anche lui arrestato, ad partire per gli States. "Vattene due tre anni in America e ti mando in un posto a lavorare e guadagnare soldi assai però", gli diceva Domingo, che è stato ascoltato anche mentre proponeva di pagare una prestazione lavorativa in dollari: "Sono 100 dollari, prenditi 100 dollari ti devi pagare tu due giorni di allora e te li tieni per le giornate di lui e siamo a posto!".

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