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L'omicidio di Marsala, Nicoletta massacrata e uccisa vicino a un'antica cappella

I carabinieri in contrada Sant'Onofrio

C'è una antica cappella scavata nella roccia proprio nel punto in cui, nella notte tra sabato e domenica, in contrada Sant'Onofrio, a Marsala, si è fermata l'auto dei presunti assassini di Nicoletta Indelicato, 25 anni, accoltellata e data alle fiamme da Carmelo Bonetta, 34 anni e Margareta Buffa di 29.

È una cappella in apparenza abbandonata da secoli, ma all'interno c'è un leggìo in metallo di recente realizzazione sul quale sono poggiati nove lumini di cera. La cappella è stata scavata nella grossa pietra, una sorta di monolite accanto al vialetto d'ingresso al vigneto nel quale è stato trovato il cadavere di Nicoletta.

A Marsala e nelle sue periferie, vi sono parecchi edifici di culto del periodo paleocristiano o medioevale, ma la presenza dei lumini di cera in questa cappella abbandonata e piena di erbacce fa sospettare il suo utilizzo, in questa zona per altro disabitata, per qualche strano rito. Un'eventuale pista satanica, al momento, dice il procuratore Vincenzo Pantaleo, non è stata presa in considerazione. In questa direzione, non vi sarebbero elementi.

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