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Omicidio Favoroso a Castelvetrano, trovati due fucili: uno forse è l'arma del delitto

Due fucili compatibili con l'arma del delitto di Vincenzo Favoroso, avvenuto il 26 novembre scorso, sono state trovate dai carabinieri di Castelvetrano, nell’ambito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Marsala. Si tratta di due fucili a canne mozze, uno dei quali potrebbe essere l’arma che ha ucciso il trentenne di Castelvetrano, meglio noto agli amici come “Takatà”.

I carabinieri sono arrivati al rinvenimento dei fucili "rastrellando" i terreni limitrofi al luogo del ritrovamento del cadavere. All’interno di una cavità di un albero di ulivo è stata trovata una doppietta a canne mozze, perfettamente mimetizzata nell’incavo del tronco ligneo. Ulteriori ricerche hanno interessato anche il letto del fiume Modione, dove i carabinieri, con il contributo del Nucleo Sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Palermo, dopo aver minuziosamente setacciato il corso d’acqua, hanno trovato un’ulteriore doppietta, sempre a canne mozze, protetta da un involucro di plastica chiuso ermeticamente.

Le armi, sequestrate, saranno sottoposte ad approfonditi esami, non solo di tipo balistico, ma anche per il rilevamento di eventuali tracce biologiche.

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