Armi e munizioni nascosti in diversi punti di un fondo agricolo di Francesco Domingo, ritenuto vertice della famiglia mafiosa di Castellammare del Golfo e arrestato ieri nell'operazione dei carabinieri. In un tubo in pvc, interrato sotto un cumulo di pietre, sono stati rinvenuti 2 fucili doppietta calibro 12 in buono stato di conservazione, 26 cartucce calibro 12 di varie marche e diametro di pallini e 10 proiettili cl. 38. Sotto un secondo cumulo di pietre, invece, era occultato un barattolo in vetro con altri 3 proiettili calibro 12.
Tutto il materiale rinvenuto è stato immediatamente posto sotto sequestro. La perquisizione e il sequestro da parte dei carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Trapani, arriva nel corso dell’operazione denominata “Cutrara”, in cui sono state 13 persone, esponenti della famiglia mafiosa di Castellamare del Golfo.
Minuziosa la perquisizione nella proprietà di Domingo, il cui ruolo di vertice nella famiglia mafiosa era riconosciuto da tutti. La ricerca delle armi ha richiesto la partecipazione di diversi reparti specializzati anche di altre forze armate: lo squadrone eliportato cacciatori di Sicilia, le unità addette alla ricerca di armi del Nucleo cinofili di Palermo, il 4° Reggimento guastatori e i vigili del fuoco con un escavatore.
Intanto, i pubblici ministeri della Dda Francesca Dessì e Gianluca de Leo, hanno interrogato l sindaco di Castellammare del Golfo, Nicolò Rizzo, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Rizzo, ingegnere, eletto in una lista civica nel 2018, ha ricevuto un avviso di garanzia, ieri.
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