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Trapani, lavori e controlli dopo il crollo nel palazzo Iacp: «Ora verifiche in tutte le case popolari»

Dopo i due crolli in una terrazza di un complesso di edilizia popolare in viale Puglia e di parti di un balcone nel Rione Sant'Alberto a Trapani, sindacati di categoria e politici sono intervenuti in questi giorni per chiedere allo Iacp una maggiore attenzione al patrimonio di edilizia popolare residenziale.

L'ente ha avviato gli interventi per la messa in sicurezza e le prove di carico sulla parte del porticato dell’immobile di viale Puglia coinvolto nel cedimento di una settimana fa, ma non solo: ha inviato all’assessorato regionale alle Infrastrutture il progetto preliminare per le verifiche sull’intero edificio. «Abbiamo preso atto della tempestività degli interventi e del fatto che questi non siano stati limitati alla parte danneggiata, i controlli sono stati infatti estesi a tutto l’immobile, e questo dimostra attenzione nei confronti di chi sta vivendo il disagio. Allo stesso tempo è apparsa evidente l’esigenza di programmare interventi su tutto il patrimonio dello Iacp della città, senza dover attendere il crollo per intervenire». Cosi Fabio Salici segretario generale Sicet (sindacato inquilini casa e territorio) Palermo Trapani dopo l’incontro con il commissario straordinario dell’Iacp di Trapani Maurizio Norrito. Presenti alla riunione anche la segretaria Sicet Trapani Daniela Di Girolamo, e il direttore generale Iacp Eugenio Sardo.

L’incontro era stato richiesto dal Sicet per fare il punto sulla condizione degli immobili di edilizia popolare residenziale dopo i crolli della scorsa settimana. «Oltre infatti al primo intervento di sostituzione del solaio ammalorato, in coerenza con le indicazioni date dai vigili del fuoco, si sta procedendo per l’effettuazione di una verifica sismica e dello stato dei solai di tutta la palazzina. Allo stesso tempo – spiega Salici – si evince anche l’esigenza di realizzare un’azione strutturata, che estenda controlli ed interventi su tutto il patrimonio di ddilizia residenziale pubblica (ex ‘case popolari’) in condizioni critiche, al fine di assicurare piena dignità a chi abita negli edifici ed evitare il ripetersi di eventi di questo tipo e il dover rincorrere le emergenze».

Per questo il Sicet si è attivata nella raccolta delle segnalazioni che potranno essere inviate dagli abitanti delle case in questione, da tutti coloro che vivono questi quartieri, per poi veicolarle all’Iacp per la valutazione degli interventi più opportuni. «Offriamo cioè a chi abita gli edifici di questi rioni la possibilità di far conoscere, attraverso il Sicet le esigenze e i bisogni del vivere quotidiano nellee case dell’Iacp, per portare in primo piano l’attenzione su queste realtà e quindi intervenire ‘prima’, senza che debbano verificarsi episodi di crolli come quelli dei giorni scorsi», conclude Salici.

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