Sono gravemente ustionati e in prognosi riservata i tre feriti dell'incendio di Trapani. Si tratta della madre, Bartolomea Angileri di 57 anni, e dei due figli, Vito Salvatore e Pietro Erice, che si trovavano nella cucina-veranda in cui si sono verificati prima l'esplosione e poi l'incendio. Il padre, Giuseppe Erice, finanziere in pensione, era fuori casa. Probabilmente il malfunzionamento di un fornello e la fuoriuscita di gas hanno causato la deflagrazione. Le fiamme si sono propagate ai mobili e alle suppellettili. Sono intervenuti i vigili del fuoco, polizia, carabinieri e la ditta Italgas e l’area è stata transennata. I tre feriti sono stati trasportati dal 118 al pronto soccorso dell’ospedale Sant'Antonio Abate e poi trasferiti al centro ustioni dell'Ospedale Civico di Palermo. I vigili del fuoco hanno trovato all’interno della veranda dell’appartamento tre bombole di gas vuote da 10 e 15 kg.
La palazzina si trova al numero 3 di via Corte, rione Cappuccinelli di Trapani. L'incendio è partito appunto dalla veranda coperta adibita a cucina dell'appartamento al piano terra di un immobile costituito da due elevazioni. L’abitazione era invasa dal fumo e le fiamme hanno avvolto la copertura realizzata con travi e doghe in legno, pannelli in pvc nonché mobili e pensili, suppellettili, elettrodomestici e masserizie.
I vigili del fuoco hanno spento l'incendio e verificato che la deflagrazione è stata provocata da una fuga di gas metano di natura accidentale. Il rogo è scoppiato intorno alle 13.15 creando panico nel quartiere. Le operazioni di spegnimento e messa in sicurezza dell’immobile sono proseguite per qualche ora. Le fiamme hanno danneggiato alcuni arredi e diversi suppellettili, arrecando danni strutturali alla verande dell’appartamento. I carabinieri hanno aperto un’indagine volta a scoprire l’esatta dinamica dell’evento.
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