«Fatemi spendere anche una parola giustamente per l’allenatore presente prima di me, Daniele Parente, perché è giusto nominare anche lui per il lavoro fatto». Le parole sono di coach Andrea Diana, tecnico della Trapani Shark, subito dopo aver conquistato la storica promozione in Serie A, dopo 32 anni dalla prima volta dei trapanesi in massima serie. Dichiarazioni non scontate ma sentite. La Coppa Italia di marzo, infatti, è stata una competizione spartiacque della stagione della formazione granata. La prima con la chiusura della stagione regolare e con diciassette vittorie di fila, conquistate con Parente alla guida. La seconda dopo il cambio di guida tecnica, con la squadra affidata proprio a coach Diana: «Direi che alla fine si ricomincia sempre. Basta avere la pazienza di aspettare qualcosa di bello. Questa per me era la sfida perfetta. Onore alla Fortitudo Bologna, abbiamo realizzato un sogno e sono orgoglioso di questi ragazzi».
La festa da Bologna a Trapani, con l’abbraccio alle 4 del mattino prima all’aeroporto di Birgi e poi successivamente al Pala Shark. «Il sogno costruito con tanti sacrifici - dice il presidente Valerio Antonini - è realtà. A Bologna è stata scritta una storia incredibile. Ho visto dare tutto dai giocatori in maniera emozionante». Il numero 1 granata quindi rilancia dopo il campionato vinto: «Dobbiamo goderci un’annata che deve rimanere nella storia della città. Abbiamo risvegliato una passione che era stata sopita per troppo tempo. Adesso è il momento di godercelo e di programmare poi una prossima stagione da protagonisti in Serie A. Sono quattro anni che Milano e Bologna si sfidano e credo che sia arrivato il momento che una squadra del Sud vinca il tricolore, quindi si costruirà una squadra per vincere lo scudetto».
La Trapani Shark, quindi, ha le idee già chiare per il suo futuro puntando ad una rosa che vedrà diverse conferme della stagione appena conclusa, con l’innesto di giocatori di spicco, nel giro anche della Nazionale italiana. Le prime due conferme per la prossima stagione saranno quelle dei due americani, arrivati in estate in Sicilia e protagonisti con giocate entrate nelle menti dei tifosi trapanesi: Jd Notae e Chris Horton quindi saranno ancora nel roster trapanese. Immancabile anche la scelta della società granata di tenere il playmaker Stefano Gentile, assente in gara 4 per un problema alla caviglia destra, e l’ala grande Amar Alibegovic, arrivati entrambi a stagione in corso, fornendo nuove soluzioni tattiche a coach Diana, candidato alla permanenza sulla panchina della Trapani Shark.
Le conferme però non terminano qui. L’idea dell’entourage trapanese è quella di dare fiducia anche al capitano Marco Mollura, che da trapanese giocherà anche in Serie A nella squadra della propria città. Quindi si arriva anche a Rei Pullazi, ritornato in estate a Trapani, sposando subito il progetto Shark. Lo stesso che sono pronti ad intraprendere Riccardo Rossato e Paul Biligha, provenienti da ottime annate in A, rispettivamente con Scafati e Trento. Le ambizioni della Trapani Shark sono tante ed il colpo ricercato è quello che porta il nome di Stefano Tonut, guardia della Nazionale ed in scadenza con l’Olimpia Milano, con cui sta disputando l’ennesima finale scudetto contro la Virtus Bologna. Un possibile acquisto, che può spostare gli equilibri in Serie A. Il roster verrà poi completato da tre giocatori americani: un playmaker, un’ala piccola ed un pivot, i cui profili sono ancora da individuare. A Trapani si continua a sognare.
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