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Pallacanestro Trapani, la disfatta di Casale

Il coach Lardo non è riuscito a scuotere il gruppo ma il presidente non sembra intenzionato ad esonerare l’allenatore

TRAPANI. Non che dalla trasferta di Casale Monferrato ci si potessero attendere notizie granchè positive, ma l'umiliazione cui si è sottoposta la Pallacanestro Trapani ha sorpreso, malgrado la stagione sia stata costantemente poverissima di soddisfazioni. Il 51-18 di metà serata dice tutto, e buon per Trapani che i padroni di casa abbiano deciso di non infierire nella ripresa, consentendo ai granata di contenere a -25 le proporzioni della disfatta.Questa, purtroppo, è la situazione attuale: c'è una squadra incapace di dar segni di reazione, e dire che l'orgoglio, e un minimo sindacale di prestazione, servirebbe soprattutto ai singoli giocatori, che fra poco dovranno conquistarsi un nuovo contratto e trovare una società che lo onori mensilmente, fatto oggi per nulla scontato.

E non c'è dubbio che coach Lardo, dopo averne tentate tante (spesso in solitudine), non sia riuscito a scuotere il gruppo. Si metta insieme il tutto, e vien fuori il disastro della stagione 2014-2015, nata sotto ben altri auspici.
Siccome impallinare l'allenatore è la cosa più ovvia, non è difficile immaginare a quali pressioni sia in queste ore sottoposto il presidente Pietro Basciano, che finora ha difeso Lardo da tutti gli attacchi (paradossalmente più interni che esterni) cui il tecnico è stato sottoposto.

 

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