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Bufera nel basket, il presidente del Trapani in corsa per la Lega nazionale

Le dimissioni del direttivo potrebbero indurre il presidente a lasciare. In questo caso il patron di Trapani è tra i successori

Clima bollente nella Lega Nazionale Pallacanestro. Le dimissioni dell'intero direttivo di Lega (fra cui il vice presidente Pietro Basciano), suonano coma una mozione di sfiducia nei confronti del presidente, la numero uno di Brescia Graziella Bragaglio. I malumori in Lega nascono per via dell'ammissione al campionato di A-2 Gold di Forlì, avvenuta con modalità piuttosto confuse e trascurando i problemi finanziari del club.

Problemi che dovrebbero emergere fra poco: coach Finelli ne ha fatto cenno in sala stampa dopo Trapani-Forlì, la società potrebbe fra poco subire una penalizzazione, i giocatori sono in subbuglio, con i procuratori già sguinzagliati per trovare nuove squadre ad alcuni dei loro assistiti. E anche da Napoli arrivano notizie di sofferenza societaria: anche lì, coach Calvani ha parlato di scarsa serenità del gruppo. Insomma, tanto rigore nelle regole per poi ritrovarsi coi guai di sempre. In questo scenario, circola il nome di Pietro Basciano quale possibile candidato alla presidenza della Lega. Da Bologna, Basciano glissa, una nave del suo gruppo ha appena salvato 95 migranti in Libia, e il pensiero è altrove. Ma la possibilità che la prestigiosa carica si sommi a quella di vice presidente della fondazione della Virtus Bologna, è concreta.

Ma anche Trapani ha i suoi problemi. Non finanziari ma tecnici. La squadra sta preparando la difficile trasferta a Barcellona (ma si giocherà sul neutro di Patti) in un momento critico della stagione: quattro sconfitte nelle ultime cinque partite, già due partite perse in casa (tre contando Mantova), decimo posto in classifica. Il tempo per riemergere c'è, ma Trapani deve sterzare al più presto per evitare di infilarsi in una stagione incompiuta che nelle premesse doveva avere ben altro sviluppo. A proposito di Mantova: è ancora in forse il ricorso al Coni per provare a ribaltare uno 0-20 pesante. La società granata, infatti, sta valutando quante possibilità ci siano di spuntarla: un ricorso fine a se stesso non avrebbe senso.

Infine, si apprende che la maglia numero 4, per anni indossata dall'ex Davide Virgilio, è stata ritirata. Curiosa la procedura seguita: sabato sera, prima di Trapani-Forlì, l'ex capitano è stato premiato di fronte al suo pubblico. Iniziativa lodevole e momento commovente per tutti, solo che del ritiro della maglia non è stato fatto cenno, né materialmente la maglia stessa è stata issata, come si fa di solito in queste occasioni. Operazione poi clandestinamente effettuata martedì, nel silenzio generale, e pubblicizzata a cose fatte con un comunicato stampa, come se il ritiro d'una maglia fosse attività ordinaria (a Trapani, la seconda volta in oltre trent'anni). Sarebbe bello capirla, la genialità di questi maghi di marketing e comunicazione.

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