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"I comunisti mangiano i bimbi", scoppia la polemica ma poi arriva la precisazione del consigliere di Mazara

"Trovo veramente paradossale giustificare una frase pronunziata da milioni di persone da decenni e la cui ironia è evidente mentre il suo significato satirico dovrebbe fare riflettere chiunque, tranne chi non comprende che con questi metodi puerili di aggressione si finisce col cadere nel ridicolo". A dirlo in una nota Pietro Marino, consigliere comunale eletto nella lista Futuristi e capogruppo del gruppo VIA in Consiglio comunale a Mazara del Vallo, finito al centro delle polemiche per aver pronunciato la frase "Non ci dobbiamo dimenticare che i comunisti mangiano i bambini" nel corso di una seduta d’aula dedicata alla cancellazione dei nomi di protagonisti del fascismo dalle targhe delle vie e delle piazze del centro trapanese.

"Ho la mia storia personale che dimostra il senso che ho della vera democrazia e della cultura del rispetto verso chiunque, anche verso coloro che non hanno rispetto per me stesso", aggiunge Marino. "Ribadisco - ha detto Pietro Marino - la contraddizione di chi si dichiara democratico a parole e si rinnega con i fatti, alimentando un clima di odio masochistico e dannoso per la collettività. Le strade di ogni città d’Italia sono piene di intestazioni a soggetti ben lontani dalla mia cultura ma mai mi sognerei di sminuire il ruolo avuto nella società e nella storia di questi personaggi. Nessuno mangia bambini - ha concluso Marino - ma è evidente che ci sono soggetti che non avendo argomenti cercano di confondere la mente delle persone senza rendersi conto che confondono la propria".

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