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Pescherecci sequestrati, Miccichè al sindaco di Mazara: "In arrivo gli aiuti alle famiglie”

In arrivo aiuti alle famiglie dei 18 pescatori di Mazara del Vallo sequestrati in Libia da oltre un mese. Lo ha comunicato il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, al sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci, dopo la firma dei bonifici relativi ai contributi di duemila euro destinati ad ogni famiglia. Le risorse erano state deliberate, pochi giorni fa, dal Consiglio di Presidenza dell’Assemblea regionale siciliana.

“Un gesto di vicinanza che si aggiunge alla solidarietà anche politica manifestata nei giorni scorsi – ha sottolineato nella missiva il presidente Miccichè, che ha ribadito come “non verrà meno neanche per un solo giorno la pressione nostra e di tutto il Parlamento siciliano nei confronti del Governo nazionale, e non solo, per velocizzare la soluzione dell’incredibile vicenda”.

Intanto domani, in apertura della nona edizione di Blue Sea Land, ci sarà un collegamento streaming in diretta, sulla piattaforma www.bluesealand.org, con Giuseppe Buccino, ambasciatore italiano a Tripoli: un’occasione per avere le ultime notizie sulla vicenda dei pescherecci sequestrati e sui marittimi mazaresi trattenuti a Bengasi.

La manifestazione poi proseguirà con l’apertura della fiera espositiva virtuale e con una serie di convegni su diversi temi: si partirà alle ore 9.30 parlando di "Industria ittica e internazionalizzazione" con la partecipazione, tra gli altri, di Marcello Fondi, Commissario Generale Aggiunto per l’Italia a Expo Dubai 2020, Carlo Ferro, Presidente dell’Istituto per il Commercio Estero, Nello Musumeci, Presidente della Regione Siciliana, e Manlio Di Stefano, Sottosegretario agli Esteri.

Seguirà, alle 9.40, un convegno sui Distretti Produttivi Siciliani, con la partecipazione dell’Assessore Regionale alle Attività Produttive, Mimmo Turano. Alle ore 11.00 sarà proposto un convegno sul progetto "Helios".

Solidarietà anche dal porto. Le sirene dei motopesca ormeggiati a Mazara del Vallo di fronte ad una banchina, alla presenza di alcuni familiari dei marittimi, intorno alle 9.40 hanno suonato per oltre venti minuti. Un suono di auspicio per la liberazione dei due pescherecci Antartide e Medinea e dei marittimi, a cui hanno partecipato anche le sigle sindacali e l’amministrazione comunale di Mazara del Vallo, radunati attorno a un peschereccio su cui campeggia lo striscione "Liberate i pescatori di Mazara".

Il caso - secondo fonti non confermate dalla Farnesina - sarebbe passato alla competenza della procura militare libica, che contesta ai marittimi il mancato rispetto della Zee (Zona economica esclusiva) che dal 2005 viene estesa dai libici fino a 74 miglia, in base alla convenzione di Montego Bay del 1982, adottata unilateralmente dall’allora governo di Muhammar Gheddafi.

"Io sono qui perchè quello che sta accadendo in queste settimane, domani potrebbe subirlo ognuno di noi, non abbiamo alcuna difficoltà a dire che abbiamo paura a stare nel Mediterraneo", racconta uno degli armatori presenti all’iniziativa. Un altro gruppo di familiari invece da alcune settimane è in presidio permanente davanti palazzo Montecitorio e in mattinata hanno partecipato alla messa di Papa Francesco che domenica aveva auspicato la liberazione dei 18 pescatori.

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