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È scontro aperto a Trapani fra il Comune e l’ex Provincia

TRAPANI. Instaurato un doppio contenzioso tra il Comune ed il Libero Consorzio Comunale di Trapani (l’ex Provincia) sulle contribuzioni che il secondo Ente avrebbe dovuto dare per le Istituzioni culturali Biblioteca Fardelliana ed Ente Luglio Musicale Trapanese e volano parole grosse tra il sindaco Vito Damiano e l’ex pm antimafia Antonio Ingroia, commissario appena scaduto, ma in odore di rinnovo, del Consorzio. All’annuncio che il Luglio Musicale Trapanese avvierà un’azione giudiziaria nei confronti del Libero Consorzio per il recupero delle somme che ritiene gli siano dovute perché l’Ente che è subentrato alla Provincia non avrebbe potuto esercitare l’azione di recesso, il sindaco Vito Damiano ha fatto seguire quello di un’analoga iniziativa per la Biblioteca Fardelliana.

L’ex generale dei carabinieri, commentando precedenti dichiarazioni dell’ex pm che a proposito dell’istituzione libraria aveva detto di potere elargire solo un contributo straordinario di centomila euro, ha replicato affermando che «Ingroia mi ha chiesto, in buona sostanza, di accettare centomila euro in cambio dei duecentocinquanta dovuti e rinunciare all’azione giudiziaria. Ritenevo di avere un colloquio con una figura istituzionale ed invece mi rendo conto di avere parlato con un venditore di frutta e verdura perché se si va a contrattare me la passi cinquanta, me la passi cento, di questo si tratta. Credo che la contrattazione su questioni serie e che hanno ripercussioni sulla vita ed il futuro di una collettività sia inopportuna. Ci vedremo in giudizio». Affermazioni alle quali Antonio Ingroia ha risposto per le rime: «Il Sindaco di Trapani dovrebbe avere rispetto delle persone, a cominciare dai venditori di frutta e verdura che si aspettano dal proprio sindaco atti concreti di sostegno anziché di disprezzo. Personalmente io preferisco i venditori di frutta e verdura ai venditori di fumo che parlano, parlano e non concludono nulla».

Rivendicando la sua storia di «serio uomo delle istituzioni» e un presente di «battaglia per la legalità sotto altre vesti e con altri ruoli», Ingroia ha ribadito la sua versione dei fatti: «Pur nelle ristrettezze delle finanze dell'Ente ho confermato la disponibilità a dare un contributo di 100.000 euro che avrebbe potuto aiutare la Biblioteca Fardelliana a sopravvivere e a preservare i posti di lavoro dei suoi dipendenti. Il sindaco ha rifiutato con atteggiamento sprezzante che credo non meritassi. Ovvio che di fronte a tale atteggiamento, ostinato nel portare avanti un'assurda iniziativa giudiziaria, frutto di controproducenti contrapposizioni fra enti che dovrebbero invece collaborare, non avevo altra scelta che ritirare ogni mia disponibilità, cosa di cui avevo il dovere di informare la collettività trapanese».

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