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Pescatori di Mazara sequestrati in Libia, nel Dl Rilancio 500mila euro ai familiari

Una protesta dei familiari dei pescatori sequestrati in Libia

Mezzo milione di euro per le famiglie dei pescatori sequestrati in Libia.  È quanto stanzia un emendamento al Dl Rilancio approvato in commissione al Senato. Lo stanziamento è destinato a "misure di sostegno ai familiari del personale imbarcato e di contributi all'impresa di pesca, nei casi di sequestro in alto mare da parte di forze straniere anche non regolari" e riguarda anche gli avvenimenti del 2020.

L'emendamento è stato presentato da tre esponenti Iv: Eugenio Comincini, Davide Faraone e Donatella Conzatti.

Sul caso dei 18 pescatori di Mazara, da 3 mesi sequestrati in Libia, ieri è intervenuto anche il Consiglio europeo: «L'Ue chiede l’immediato rilascio dei pescatori italiani detenuti» in Libia «dall’inizio di settembre senza alcuna procedura legale».

Fonti di Palazzo Chigi fanno sapere che il riferimento al caso di pescatori incarcerati è stato aggiunto su richiesta del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il resto del passaggio dei leader Ue sulla Libia precisa che «il Consiglio europeo invita tutti gli attori ad agire in conformità ai principi del processo di Berlino».

«L'Ue ricorda l’offerta di sostenere la guardia costiera libica attraverso la formazione e il monitoraggio, nonchè la fornitura di attrezzature e navi, in conformità con il diritto internazionale, compreso il diritto internazionale umanitario».

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