Lavorare vicino a casa, si sa, è il sogno di ogni lavoratore, e ciò a maggior ragione di chi, per lavorare, è stato costretto a spostarsi a migliaia di chilometri. Ciò è ancora più vero per le lavoratrici e i lavoratori del comparto scuola caratterizzato da un'elevata mobilità nazionale, e in particolar modo per gli insegnanti.
E proprio qualche giorno fa, in occasione della pubblicazione degli esiti della mobilità del personale docente della scuola primaria per la provincia di Trapani, è divampato il malcontento. Un gruppo di insegnanti della provincia di Trapani, orientativamente una cinquantina, si sentono penalizzati e ripropongono ulteriormente i propri dubbi sulle modalità attraverso le quali, utilizzando le precedenze previste dalla famosa legge 104, sono stati determinati i trasferimenti interprovinciali.
"Apprendiamo con disgusto - spiega l'insegnante Floriana Oliva, che scrive a nome di un gruppo spontaneo di insegnanti - che in provincia di Trapani ci sono stati 37 trasferimenti interprovinciali, tutti con precedenza prevista dal Ccni (Contratto collettivo nazionale integrativo). Le precedenze si attribuiscono a disabili, a persone che assistono familiari disabili, a persone che si ricongiungono al coniuge militare. Precisiamo che la maggior parte di questi docenti trasferiti ha punteggi bassissimi, a discapito di docenti con punteggi altissimi che risultano, dopo decenni, ancora titolari fuori provincia".
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