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Stagnone, il Comune di Marsala chiede fondi per il riciclaggio dell'acqua

È il momento buono per porre fine alla criticità della Laguna dello Stagnone per il mancato riciclaggio delle acque a causa del prolungato interramento della "bocca nord occidentale". Con tale obiettivo, dopo i vari tentativi falliti negli anni precedenti,il Comune di Marsala ripropone il problema e spinge per cercare di risolvere una volta e per tutte l'annosa questione del mancato riciclaggio delle acque nella Laguna protetta dello Stagnone.

L'Amministrazione comunale, nel rispetto delle disposizioni comunitarie in materia ambientale, ha presentato alla Regione la richiesta di finanziamento per un milione e 100 mila euro da attingere ai fondi PO FESR 2014-2020.

"Non c‘è alcun dubbio che il ricambio delle acque riveste un ruolo fondamentale nell'equilibrio dell'ecosistema lagunare - dice il sindaco Alberto Di Girolamo - e, pertanto, supportati da diversi studi scientifici, abbiamo colto l'opportunità di questo recente bando regionale per presentare un nostro progetto che, ovviamente, è condiviso da altri Enti interessati alla salvaguardia di quel delicato ambiente naturale".

Con tale obiettivo sono stati già sottoscritti dal Comune di Marsala due Accordi di Collaborazione: uno con il Libero Consorzio Comunale di Trapani (Ente Gestore della Riserva dello Stagnone); l'altro con il Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare (CoNISMa), avvalendosi dei contributi scientifici dei professori Mazzola, Calvo, Vizzini e Ciraolo dell'Università degli Studi di Palermo. Obiettivo del progetto è quello di ripristinare alcuni canali presenti nella Bocca Nord e nella Zona settentrionale dell'Isola Lunga al fine di migliorare la circolazione delle acque della laguna i cui problemi sono dovuti all'idrodinamismo che causa problemi alla flora e alla fauna marina.

Un problema che già nell'agosto del 2013 era stato affrontato dall'allora sindaco Giulia Adamo, ma lasciato in asso. Da qui la proposta di consentire il ricambio delle acque attraverso la pulitura dei canali nel centro dell'Isola Lunga e alla "bocca di tramontana" per migliorare la circolazione idrica. Gli effetti di tali interventi saranno, comunque, monitorati tramite un sistema di sensori appositamente installati, eseguendo esami sulla qualità delle acque.

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