TRAPANI. Il Ministero accredita le somme necessarie al Distretto socio-sanitario D 50, di cui è capofila il Comune di Trapani, ma parte di soldi viene rispedita al mittente perché non viene spesa.
Sulla mancata attuazione della programmazione dei piani di intervento per i servizi di cura ai minori, sono i sindacati — confederali Cgil, Cisl e Uil — e le federazioni di categoria — a fare alzare il loro grido di protesta. Attraverso un documento a firma di Cutrona, De Luca, Tumbarello, Granello, Di Matteo e Falco mettono in evidenza, soprattutto, le carenze delle amministrazioni locali. In particolare — secondo il documento sindacale — «i Comuni rispetto al piano di intervento non hanno ottemperato alla piena utilizzazione delle risorse».
Secondo i dati in possesso dei sindacati la Programmazione riguardava la gestione di asili nido e anche gli interventi per anziani non autosufficienti, per i quali il Ministero competente ha assegnato al Distretto D 50 di Trapani la somma complessiva di un milione e 633.878 euro. Ma per i progetti di assistenza — a minori e anziani — i Comuni del Distretto hanno previsto una spesa di un milione 200,678 euro. Ciò significa che verrà rimandata al mittente la somma di 430 mila euro circa per l’impossibilità di utilizzazione dell’intero importo.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia