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Trapani Capitale della cultura, le critiche dei 5 stelle

Arrivano le prime reazioni alla candidatura di Trapani a Capitale italiana della cultura.«Mi sorprende questa candidatura di Trapani, come a molti altri, come capitale della cultura e non perché sia qualcosa di negativo. Anzi. Solo che, a memoria - afferma la consigliera del Movimento 5 Stelle Francesca Trapani - l'Amministrazione non ha mai fatto uscire il progetto di candidatura (se davvero un progetto degno di questo nome è mai esistito) dalle chiuse stanze di Palazzo d'Alì. Sarebbe ovviamente stata necessaria la nomina, senza costi per la città, di un comitato promotore autorevole, culturalmente plurale e pienamente indipendente dalla politica cittadina; ma di ciò non vi è notizia».

L'iniziativa «Capitale italiana della cultura» è volta a sostenere, incoraggiare e valorizzare la autonoma capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della cultura, affinché venga recepito in maniera sempre più diffusa il valore della cultura per la coesione sociale, l'integrazione senza conflitti, la conservazione delle identità, la creatività, l'innovazione, la crescita e infine lo sviluppo economico e il benessere individuale e collettivo.

“Allora mi chiedo - continua Francesca Trapani - , il Comune in che modo ha investito nel progetto? Ha mai pubblicamente sollecitato i vari centri culturali della città a proporre idee, iniziative, temi da sviluppare? Al contrario ciò che tristemente risulta è che risorse umane e materiali destinate al settore culturale rimangono oggi drammaticamente insufficienti, come lo sono sempre state anche durante l'Amministrazione precedente. Non dimentichiamoci che Trapani non ha un teatro, ad esempio. E ricordo quante battaglie fatte per chiedere a gran voce un teatro”.

Sono 43 città candidate.

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