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Esce «Iddu» il film su Messina Denaro, ma a Castelvetrano non sarà proiettato

Il cinema del suo paese dice «no». La sala è della famiglia dell’ex sindaco Vaccarino condannato per traffico di droga. Il figlio sulla pellicola: «Non interessa»

Nella città natale di Matteo Messina Denaro non verrà proiettato il film «Iddu - L’ultimo padrino», che uscirà nelle sale cinematografiche di tutta Italia il 10 ottobre. Non ci sarà nemmeno l’anteprima del film, con ospiti gli attori e il regista.

Il proprietario del cinema «Marconi» nella città del boss e dei suoi familiari, è stato da sempre l’ex sindaco Antonino Vaccarino che venne arrestato e condannato per traffico di droga, morto tre anni fa a causa di complicazioni dovute al Covid. Adesso, a gestirlo è il figlio Salvatore che ha fatto sapere, non solo che non è interessato ad aprire l’anteprima a Castelvetrano e quindi di non aver fatto una richiesta allo staff, ma nemmeno a proiettare un film che come ha detto lo stesso: «Non interessa, non mi riguarda».

Il sindaco di Castelvetrano Giovanni Lentini, appresa la notizia, ha risposto che cercherà di convincere i gestori per dare la possibilità a tutti di poter vedere il film. Il film diretto da Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, racconta alcuni eventi della vita del boss mafioso catturato il 16 gennaio del 2023 dopo quasi trent’anni di latitanza e in particolare ai «pizzini» con i quali gestiva i propri affari. Un mondo che gli volteggia spericolatamente intorno e protegge il mistero tragico e farsesco della sua prolungata latitanza.

Un mondo nel quale gli azzardi e le crisi esistenziali non danno mai gli esiti sperati. Ad interpretare il boss, è l’attore romano Elio Germano, ma da come si evince dai primi trailer che girano su internet nei vari spot, uno straordinario Tony Servillo interpreterà la figura, definita per molti «poco chiara», che ha rappresentato Antonino Vaccarino per tantissimi anni, sin dai tempi del papà del defunto ex latitante, Don Ciccio Messina Denaro. Il personaggio reale coinvolto è proprio Vaccarino, con il quale Messina Denaro intrattenne un intenso rapporto epistolare nei primi anni duemila mediante i «pizzini».

Catello (Tony Servillo) un politico condannato per concorso esterno in associazione di tipo mafioso, si vede offerta la libertà da parte dei servizi segreti in cambio del suo aiuto nel catturare il suo figlioccio d’ un tempo. Comincia quindi una corrispondenza epistolare con quest’ultimo, ormai stanco della sua vita da latitante, nella speranza di indurlo a rivelare per errore, in uno dei suoi pizzini, il proprio nascondiglio. C’è però da attendere nelle sale cinematografiche per capirne di più, ma sta di fatto che il figlio di Vaccarino, non darà alla sua città e quindi ai suoi concittadini, la possibilità di poter vedere il film. Una presa di posizione, vista come a voler difendere l’onorabilità del padre defunto. Il tour cinematografico con la presenza di attori e registi, si terrà dal tre all’otto ottobre e si concluderà a Palermo.

Toccherà vari paesi delle province siciliane. Giovedì tre, si terrà a Mazara del Vallo, ad Alcamo e a Trapani. «Ho appreso la notizia che i gestori del cinema non ritengono di proiettare il film - ha detto il primo cittadino Giovanni Lentini - cercherò di fare opera di convincimento per cercare di fare cambiare idea ai gestori e offrire questa possibilità ai cittadini, cioè quella di poter vedere questo film. È giusto vederlo e poi ognuno è libero di esprimere la propria opinione».

(Nella foto Germano nelle vesti di Matteo Messina Denaro)

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