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A Trapani è morto padre Antonino Adragna, il sacerdote degli ultimi: è stato per quarant'anni alla guida della cattedrale

Il sindaco Giacomo Tranchida: «Lascia nella comunità trapanese un segno indelebile»

Trapani perde un parroco molto amato, Antonino Adragna, che ad aprile avrebbe compiuto ottantasei anni. Si è spento in ospedale a Palermo, dove era ricoverato. Ordinato sacerdote il 29 giugno del 1962, è stato alla guida della Cattedrale di Trapani per oltre quarant'anni. Fino al 2021 è stato anche amministratore parrocchiale della chiesa Maria Santissima Ausiliatrice, dedicandosi ai giovani anche con la creazione di compagnie teatrali. Ha condotto molte battaglie per il centro storico e a favore degli immigrati ed era definito come «il sacerdote degli ultimi».

Dal 2003 è entrato nella delegazione di Trapani dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme e, per almeno cinquant'anni, è stato dirigente della squadra di calcio Juvenilia, diventando un punto di riferimento anche per i ragazzi che si sono man mano avvicinati allo sport. Utilizzava i social, dove in queste ore i messaggi di cordoglio a lui rivolti sono tantissimi. Soltanto quattro giorni fa aveva scritto «Buona Settimana Santa a tutti».

«Profondo cordoglio - scrive il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida - per la scomparsa di monsignor Antonino Adragna. La sua guida spirituale e il suo impegno sociale e umano lasceranno un’impronta indelebile nella comunità trapanese. Buona Pasqua del Signore che in prima fila direttamente vivrà e sicuramente con sguardo sempre attento alla città ed alla comunità che ha tanto amato».

Padre Adragna, durante il suo lungo percorso, pronunciò delle parole tuttora attuali e che in tanti ricordano per il loro grande significato nella lotta contro la mafia. «Mafia, tu non sei società, ma sei contro la società  - disse durante il funerale di Mauro Rostagno. Siamo tutti stanchi di odio e di violenza. Vogliamo vivere in pace. Vogliamo dire allo stato e ai partiti maggiori responsabili di queste cose: svegliatevi. Siamo stanchi di chiacchiere. Lo stato può vincere la mafia, ma occorre la risposta forte e immediata di tutti, nessuno può stare in panchina a guardare».

La salma del sacerdote sarà trasferita domani, venerdì santo, nella cappella del seminario vescovile di Trapani dove sarà possibile rendergli omaggio. La salma sarà poi portata nella chiesa dell’Immacolata, detta del Collegio, in corso Vittorio Emanuele. I funerali si terranno lunedì 1 aprile, alle 11, in cattedrale.

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