Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Matteo Messina Denaro, i funerali privati e la tumulazione nella cappella di Castelvetrano

Nessun funerale religioso, l'episcopato siciliano non lo ammette per i mafiosi

Messina Denaro nel giorno del suo arresto

"Rifiuto ogni celebrazione religiosa perché fatta di uomini immondi che vivono nell’odio e nel peccato": è quanto Matteo Messina Denaro aveva scritto in uno dei fogli ritrovati dai Ros nel covo di Campobello di Mazara dove aveva trascorso gli ultimi anni di latitanza. Nessun funerale religioso: un'ultima volontà che, dopo la sua morte avvenuta la scorsa notte, verrà rispettata, perchè l'episcopato siciliano non lo ammette per i mafiosi.

E ancora, il boss nel maggio di dieci anni fa, quando la Chiesa proclamò beato don Pino Puglisi, il parroco di Brancaccio ucciso dalla mafia, ribadendo la scomunica ai mafiosi e negandone i funerali, aveva scritto "Non sono coloro che si proclamano i soldati di Dio a poter decidere e giustiziare il mio corpo esanime non saranno questi a rifiutare le mie esequie".

La cerimonia, dunque, sarà privata e veloce al cimitero di Castelvetrano, nella cappella di famiglia dove sarà posto accanto al padre Francesco, capomafia della provincia di Trapani alla fine degli anni '80, morto d'infarto durante la latitanza. Per motivi di ordine pubblico e per esigenze investigative, la questura di Trapani disporrà alcune misure anche per controllare chi parteciperà all'ultimo saluto.

In queste ore è la nipote del boss, Lorenza Guttadauro, ad occuparsi di tutta la procedura, con richiesta di diverse autorizzazioni, che dovrebbe portare quanto prima al trasferimento della salma in Sicilia.

“Voi mi avete preso per la malattia, senza la malattia non mi prendevate”, aveva detto il boss di Castelvetrano nel primo interrogatorio di fronte al capo della procura di Palermo, Maurizio De Lucia, e all’aggiunto, Paolo Guido. Nel novembre del 2020 Messina Denaro scoprì, infatti, di avere un tumore all’intestino-retto, dopo cure in segreto con un’identità falsa, operazione all'ospedale di Mazara del Vallo, accertamenti nel trapanese e infine a Palermo, nella clinica La Maddalena, l'arresto e le cure in carcere, adesso la morte.

Tag:

Caricamento commenti

Commenta la notizia