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Mazara, parla un’amica di Marisa Leo: «Era fragile e testarda. Non l'ho mai vista piangere»

Antonella Lusseri rivela nuovi aspetti della personalità della donna uccisa dal suo ex compagno: «Ad aprile era felice, poi è precipitato tutto»

«Ad aprile di quest’anno era felice, ci siamo visti al Vinitaly, c’era anche il suo ex. È durato fino a giugno, poi lei ha trascorso l’estate con la sua famiglia e in un messaggio le chiesi come andava con Angelo e lei mi rispose: "al solito"». Parla Antonella Lusseri, amica di Marisa Leo, la donna uccisa dall’ex compagno mercoledì sera.

«Marisa non l’ho mai vista piangere ma solamente silenziosa nelle difficoltà. Lei è stata vicino a me nel mio abisso sentimentale e di vita. Mi dedicava la canzone ‘The best’ di Tina Turner, mi diceva ascoltala quando sei giù, mi diceva guardati meravigliosa per come io ti vedo», aggiunge Lusseri. Con la voce rotta dall’emozione ricorda una delle serate trascorse insieme a Marisa al castello di Salemi per un evento: “Eravamo vestite casualmente di verde per condividere un momento di affermazione professionale - racconta - mi portò sulla terrazza del castello per condividere il panorama sulla sua città. Ci sentivamo forti, unite, speciali».

«Con sé Marisa portava dentro il desiderio di un amore che arrancava - aggiunge Antonella Lusseri - nel suo percorso lei ha incontrato l’uomo sbagliato e ne è rimasta succube. Da narcisista e manipolatore la illudeva con un mondo bello. Ma era solo un’altalena. Marisa era tenace e determinata, si è fatta aiutare. Ma la rimproveravo perché lei si faceva seguire per risolvere il problema che era lui. Lei come me e come tante altre donne autonome e strutturate sapeva muoversi in autonomia. Non aveva bisogno del supporto ma lo ha chiesto nella speranza di trovare una soluzione altra». «Ha fatto corsi, leggeva libri, cercava soluzione al suo tormento, al suo inseguire il sogno d’amore. Era fragile Marisa, testarda. Era innamorata. Non ha colto il treno giusto per cambiare destinazione. L’unica colpa che ha avuto è stata quella di amare», conclude l’amica.

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