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Droga a Marsala, così è nata l'inchiesta: cocaina e 38 mila euro nell'azienda di autonoleggio

Un frame del video dei carabinieri sull'operazione Fox a Marsala

Due ditte di autonoleggio sequestrate. È uno dei provvedimenti scaturiti dall'inchiesta sul traffico di droga tra Catania e Marsala. Ed è proprio da una delle due società che è partita l'indagine, dalla cocaina e da 38mila euro i contanti trovati negli uffici.

Si tratta della Mari Autonoleggio, amministrata da Piero Marino, tra gli arrestati nell'operazione dei carabinieri. I veicoli dell'azienda venivano proprio utilizzati per il trasporto della droga. La cocaina, una volta arrivata a Marsala da Catania, veniva ceduta a pusher locali per l’approvvigionamento delle piazze di spaccio cittadine. Buona parte delle indagini si sono svolte proprio con intercettazioni fuori e dentro i locali dell'azienda.

Operazione Fox, come è nata l'inchiesta

Piero Marino è uno dei personaggi chiave dell'inchiesta. A lui è riconducibile la Mari Autonoleggio e l'altra società, la Mari Autonoleggio di Loredana D'Amico, che invece non risulta indagata.

Le indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Marsala che hanno portato all'operazione Fox con undici indagati, ha avuto origine dall’arresto di Piero Marino nell'ottobre del 2020. L'uomo fu accusato di detenzione a fini di cessione di sostanza stupefacente, ovvero 158 grammi di cocaina custodita in una stanza annessa agli uffici della Mari Autonoleggio, di Contrada Santa Venera. In quella occasione furono trovati anche 38mila euro in contanti- Marino è stato anche condannato a tre anni di reclusione e 20mila euro di multa.

Dal provvedimento del 2020 ne derivò un'indagine culminata negli arresti di oggi e che confermano come a Marsala sia cresciuta la richiesta di droga, cocaina soprattutto. E lo dimostra anche il blitz dello scorso 17 febbraio quando i carabinieri scoprirono tre organizzazioni che dedite allo spaccio di stupefacenti, con a capo tre donne che si rifornivano dalla Calabria o da Palermo.

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