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Spaccio di droga a Marsala, altre 8 misure cautelari

Con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, il gip del tribunale di Palermo ha emesso otto misure cautelari nei confronti di alcuni indagati dell’operazione «Virgilio» che, il 17 febbraio scorso, a Marsala, aveva portato all’arresto di 11 persone (ad ulteriori 3 era stato applicato il divieto/obbligo di dimora), per vari reati, tra cui spaccio di sostanze stupefacenti (crack, eroina e cocaina), estorsione, riciclaggio di denaro e lesioni personali.

Secondo gli investigatori la cessione della droga era gestita da tre gruppi di spacciatori, in concorrenza fra loro, al vertice dei quali figurava sempre una donna. Lo stupefacente, proveniente da Palermo attraverso corrieri che effettuavano viaggi su bus di linea, veniva tagliato (spesso grossolanamente) e ceduto all’interno delle abitazioni dei principali indagati, protette da sistemi di videosorveglianza per verificare l’eventuale arrivo delle forze dell’ordine.

Alcuni assuntori, considerati a rischio di insolvenza da parte degli spacciatori, sarebbero stati indotti a consegnare ai pusher la carta del reddito di cittadinanza (fornendo i relativi pin) in cambio di crack, eroina o cocaina.

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