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I superstiti di Custonaci: «Noi miracolati, se non avessi avuto l’intuito di sterzare...»

Giovanbattista Donato, la moglie Valentina Grammatico e la piccola Gaia

Giovanbattista Donato, la moglie Valentina Grammatico e la piccola Gaia di 12 anni, non dimenticheranno mai più la scena raccapricciante di domenica lungo il rettilineo della Provinciale 16 poco fuori Custonaci, nei pressi della frazione di Lentina. «È stato terribile - dice Donato - ci sentiamo dei miracolati, perché se non avessi avuto l’intuito di sterzare a sinistra noi saremmo stati sicuramente le altre vittime di questa tragedia. Ancora ora quando ci penso mi vengono i brividi. L’Alfa circa 300 metri prima dell’impatto, ha cominciato a  sbandare a destra e a sinistra e poi si è schiantata contro il Doblò». Donato ha riferito tutto quanto ai carabinieri. A confermare il suo racconto anche la testimonianza di un altro automobilista, che nel frattempo era sopraggiunto sul luogo della tragedia.

Giovanbattista Donato è uno allenato a stare su strada. È il titolare della Eurocalcestruzzi, quindi abituato a viaggiare con mezzi pesanti e soprattutto carichi di materiale. Ma sottolinea: «Domenica è stata solo fortuna. Uscito da Custonaci, ci siamo ritrovati dietro il Doblò Fiat, facevamo 70 all’ora, non di più, forse anche meno. Si capiva che era gente non del posto. Ad un certo punto, arrivato sul rettilineo, mi sono accorto di quanto stava per accadere e così in maniera decisa ho sterzato a sinistra finendo sulla cunetta, mentre l’Alfa che arrivava dalla direzione opposta, come un proiettile, finiva contro il Doblò. Un impatto devastante, ancora ho nelle orecchie il rumore di quel botto».

Donato è visibilmente scosso, per quando accaduto, la bambina non è riuscita a parlare per ore per lo spavento subito. «Io, mia moglie e mia figlia - ripete - ci siamo salvati perché andavamo piano e stavamo dietro al Doblò. Un miracolo, un vero miracolo. Sono stato il primo a chiamare il 118, mi hanno chiesto quante persone erano rimaste coinvolte e com’era la situazione per dare il giusto soccorso, poi mi hanno passato i vigili del fuoco e anche loro volevano capire cosa trovavano all’arrivo. Ho confermato che avevo verificato di persona, andando vicino alle due autovetture, ma che non ero riuscito a fare nulla perché le portiere erano bloccate, e nessuno dava segnali. Ho specificato che non riuscivo a capire quante persone vi fossero nel Doblò Fiat perché l’Alfa gli era finita sopra schiacciando i passeggeri per poi finire la corsa appena qualche metro dopo. Nell’Alfa ho verificato che vi erano due persone e che la donna respirava ancora».

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