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Carcere di Trapani, agenti minacciati e picchiati con un bastone da un detenuto

Il carcere di San Giuliano Cerulli di Trapani

Non c’è pace nel carcere Pietro Cerulli di Trapani. Stamane l'ennesima aggressione ai danni di agenti della polizia penitenziaria. Vibrata la protesta del sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe.

A ricostruire quanto avvenuto è lo stesso segretario generale Donato Capece: “Un detenuto, dall’indole particolarmente violenta, in mattinata ha dato in escandescenza, minacciando il personale di polizia con un bastone e poi si è scagliato con violenza contro alcuni agenti intervenuti per riportare all’ordine la situazione. Il detenuto ha cercato di aizzare anche gli altri ristretti contro la polizia. Due colleghi sono rimasti seriamente contusi e si trovano attualmente in ospedale per le cure e le visite del caso”.

E Capece poi continua: “La cosa grave è, che questo episodio è l’ennesimo che si verifica dopo che la direzione del carcere ha deciso di concentrare tutti i detenuti che si sono resi responsabili di atti violenti contro il Personale e finalizzati ad alterare l’ordine e la sicurezza interna, in una unica Sezione detentiva 'Tirreno', creando di fatto una bomba a orologeria, sempre pronta ad esplodere, come sta succedendo”.

Da mesi il Sappe ha interrotto i rapporti con l’amministrazione “perché dopo decine e decine di proteste mancano i provvedimenti correttivi, a cominciare dall’assegnazione straordinaria di personale per la grave carenza di organico”. “La grave vicenda porta alla luce le priorità della sicurezza (spesso trascurate) con cui quotidianamente hanno a che fare le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria”, aggiunge Capece, che rivolge “solidarietà e vicinanza al Personale di Polizia Penitenziaria di Trapani”.

Il Sappe stigmatizza il fatto che il ministero della Giustizia non ha assunto e non assume provvedimenti a tutela dei poliziotti penitenziari “sempre più spesso aggrediti, minacciati, feriti, contusi e colpiti con calci e pugni da detenuti”. Agenti privi di una tutela reale della propria incolumità fisica personale. Purtroppo eventi del genere contro gli appartenenti alla Polizia Penitenziaria sono aumentati in maniera spaventosa. Capece conclude chiedendo per i colleghi: “tutele e garanzie funzionali, nuovi strumenti che migliorino il servizio bodycam e taser su tutti, nuovi protocolli operativi e soprattutto tutele legali”.

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