È stato imbrattato con vernice e scritte, nel Rione Sant'Alberto a Trapani, il murales con il disegno del volto di Francesca Morvillo, magistrato moglie del giudice Giovanni Falcone e, insieme a lui e tre agenti della scorta, uccisa nella strage di Capaci il 23 maggio 1992.
È stato realizzato dall’artista Nanno Gandolfo nella piazza intitolata proprio alla moglie del giudice Falcone. L’opera era stata già danneggiata nel maggio del 2019 e successivamente ripristinata. Adesso la vernice nera usata in precedenza è stata sostituita con quella rossa con scritte e disegni volgari. Si lavorerà per tentare di ripristinarlo.
«Lo ritengo un gesto davvero vergognoso e criminale soprattutto per l’alto valore simbolico assunto dal murales, dedicato a una persona che ha perso tragicamente la vita per mano della mafia.- afferma il senatore del Movimento 5 Stelle, Vincenzo Santangelo -. Un vigliacco oltraggio alla memoria proprio nell’anno del 30esimo anniversario della strage di Capaci».
«Un atto che risulterebbe molto grave anche se il valore simbolico di quell'opera - aggiunge - non fosse stata nota agli ignoti artefici perché questo indicherebbe l’assoluta mancanza di conoscenza e di memoria, elementi dei quali non si può prescindere nella lotta alla mafia».
Non è purtroppo la prima volta che viene imbrattato con frasi ingiuriose il murales dedicato a Francesca Morvillo. Il 18 maggio del 2019 infatti a pochi giorni dall'anniversario della strage di Capaci ancora una volta ignoti nottetempo sfregiarono il volto di Francesca Morvillo. Pochi tratti di vernice nera sul viso, una parola e un simbolo offensivi e poi un ultima parola quasi di scherno. Così era stato imbrattato quel murales dedicato al magistrato Francesca Morvillo. A denunciare l'episodio era il Comitato di quartiere che ha contribuito alla sua realizzazione.
«Il murales è stato fortemente voluto dal nostro comitato e dall'amministrazione comunale per dare anche un po' di colore, dignità e senso civico al quartiere – aveva sottolineato in quella occasione il comitato di quartiere - la piazza, il giorno 24 sarà intitolata a Francesca Morvillo, come simbolo delle mamme del quartiere, per commemorare questa donna che si è impegnata per la difesa dei minori». Il murales non era stato ancora concluso e l'autore, Alessandro Gandolfo, aveva aggiunto una frase in dialetto a indicarlo: «Picciotti, virite che sto murale è da finire, don't touch please». A cui gli autori del gesto hanno aggiunto un emblematico «ops».
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