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Spaccio durante il lockdown davanti a farmacie e market: i nomi degli arrestati a Castellammare

Un frame del video diffuso dai carabinieri sul blitz antidroga a Castellammare

Lo spaccio era fiorente anche durante il lockdown. La droga, soprattutto marijuana e cocaina, veniva acquistata a Partinico e allo Zen di Palermo e poi ceduta nei pressi di farmacie e supermercati di Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani.

L'operazione condotta dai carabinieri del comando provinciale di Trapani, che oggi ha portato a 15 arresti, ha messo in luce come era stato organizzato il sistema di vendita. Lo spaccio vero e proprio durante nei giorni del lockdown sarebbe avvenuto vicino alle abitazioni dei presunti pusher, durante i festini nelle case private, ma anche vicino agli esercizi commerciali aperti come farmacie o supermercati.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Trapani, si sono concentrate da marzo a giugno 2020, dunque quando erano in vigore le più restrittive misure anti Covid e dopo le dichiarazioni della moglie di un consumatore di droga, preoccupata per le frequentazioni del marito.

Blitz antidroga a Castellammare, i nomi degli arrestati

Complessivamente sono venti le persone coinvolte nell'inchiesta e hanno un'età compresa tra i 21 e i 54 anni.

In otto sono fini in carcere: si tratta di Salvatore Bosco, 40 anni; Emanuela Di Bartolo, 43 anni; Davide Calabrò, 21 anni; Giuseppe Bosco, 48 anni; Massimo Catanzaro, 50 anni; Lorenzo Poma, 34 anni; Domenico Bellomonte, 26 anni; Gabriele Piazza, 35 anni.

Arresti domiciliari per altri sette: Marco Sciabica, 44 anni; Dario La Puma, 28 anni; Antonina Latona, 25 anni; Angelo Adragna, 27 anni; Sebastiano Domingo, 27 anni; Antonino Maragliotti, 31 anni; Salvatore Ferrara, 46 anni.

Per cinque persone invece è scattato l'obbligo di dimora: sono Giuseppe Di Bona, 54 anni; Ivan Ferro, 31 anni; Pietro D’Aguanno, 47 anni; Florin Beni Cucu, 23 anni; Alberto Amato, 29 anni.

L'ordinanza cautelare è stata emessa dal GIP presso il Tribunale di Trapani, su richiesta della Procura della Repubblica, sugli indagati, infatti, sussistono gravi indizi di colpevolezza per i reati di spaccio di sostanze stupefacenti e per uno degli indagati si procede per il reato di estorsione commesso in danno di un cittadino castellammarese.

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