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Truffa al fisco: giro di immobili tra Castelvetrano e Londra, sequestro da 7 milioni a un imprenditore

Guardia di finanza appone i sigilli ad un immobile

Beni per un valore di 7 milioni di euro sono stati sequestrati dalla guardia di finanza di Trapani, ad una società “esterovestita”, che si occupava di compravendita di beni immobili, riconducibile ad un imprenditore di Castelvetrano, già noto alle forze dell'ordine. I beni sequestrati, in esecuzione di un provvedimento emesso dal Gip del Tribunale di Marsala, sono quote societarie, immobili e disponibilità finanziarie.

Dalle indagini sono state individuate due società a Londra, ma di fatto operanti sul territorio nazionale, che erano indirettamente riconducibili all’imprenditore, che, "attraverso numerosi passaggi di proprietà di beni immobili, frutto del mancato pagamento di imposte, tra società costituite ad hoc aveva intestato, in un primo momento, l’ingente patrimonio illecitamente accumulato ad una delle due società estere per poi procedere ad un nuovo passaggio di proprietà di detti beni ad altra società, sempre di diritto estero, allo scopo di preservare i beni da ogni pretesa da parte dell’erario e, nel contempo, evadere il pagamento delle imposte gravanti sugli stessi".

È emerso che il patrimonio immobiliare, costituito da 74 fabbricati e terreni tutti nel Trapanese, dopo passaggi intercorsi tra 20 imprese italiane, confluiva, nel 2017, in una società dichiaratamente britannica e, nel 2020, ad una nuova impresa di diritto inglese, intestata ad un libero professionista castelvetranese, un soggetto legato da tempo all'imprenditore attraverso rapporti personali e lavorativi.

Da qui il giudice delle indagini preliminari ha emanato il provvedimento cautelare di oggi, ordinando il sequestro di disponibilità immobiliari nei confronti della new company e di quattro indagati.

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