La pista dell'omicidio, col passare delle ore, prende piede nelle indagini sulla morte di Francesco Pantaleo, il 23enne studente universitario marsalese scomparso a Pisa sabato 24 luglio e il cui corpo è stato trovato carbonizzato.
Come scrive Antonio Pizzo sul Giornale di Sicilia in edicola, sul luogo della tragedia non sono state trovate nè una tanica di benzina, né un accendino o fiammiferi. Ecco perchè si suppone che il giovane non sia morto suicida, impossibile infatti togliersi la vita in questo modo riuscendo anche a nascondere gli strumenti per darsi fuoco.
Va però precisato che i carabinieri di Pisa continuano a non scartare alcuna ipotesi, anche perché le fiamme hanno ridotto in cenere tutto in un’area di quattro o cinque metri attorno al cadavere.
Intanto, gli investigatori stanno esaminando anche le immagini registrate da decine di telecamere di videosorveglianza, pubbliche e private nella zona, che potrebbero dare una svolta alle indagini. Ci si concentra sui 5 km che separano casa sua e il luogo in cui è stato trovato il cadavere. Si cerca di capire cosa abbia fatto o se abbia incontrato qualcuno. Bisogna capire anche come mai lui che era miope, si sia allontanato da casa lasciando in camera gli occhiali da vista e tutti gli effetti personali tra cui portafoglio e smartphone.
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