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Aggressione all'imam della moschea di Mazara del Vallo, la solidarietà del vescovo Mogavero

Monsignor Mogavero e l'imam Tharwa

Tentativo di furto poi finito in aggressione ai danni dell'imam della moschea di Mazara del Vallo, Ahmed Tharwa e due dei suoi tre figli, la notte fra giovedì e venerdì in contrada Amabilina a Marsala.

Quattro persone hanno tentato di scassinare il garage dell'imam, mentre il figlio minorenne si è accorto di quanto stava succedendo dalla finestra dell'appartamento al quarto piano. Così il ragazzo, la sorella Mena e il padre, sono scesi a pian terreno, affrontando i quattro presunti malviventi. Da qui l'aggressione.

Alla ragazza è stato strappato il velo che indossava sul capo: "A mio papà, invece - racconta Mena Tharwa - è stata puntata contro un'arma, mentre ci rivolgevano contro parole offensive e razziste".

Durante la notte è intervenuta un'ambulanza del 118, il cui personale ha verificato lo stato di salute dei componenti la famiglia dell'imam. L'imam ha presentato denuncia presso il commissariato di polizia di Marsala. Tharwat vive in quell'appartamento di contrada Amabilina a Marsala dal 2018 e celebra presso la moschea di Mazara del Vallo. "Non è la prima volta che sia il garage che la nostra macchina vengono presi di mira - spiega la figlia Mena - ma stavolta li abbiamo bloccati".

Sulla vicenda è intervenuto il Vescovo di Mazara del Vallo monsignor, Domenico Mogavero: "L'aggressione subìta e le offese a sfondo razzista nei confronti dell'imam della moschea di Mazara del Vallo e dei suoi figli è un atto intollerabile che va condannato".

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