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Ospedale di Alcamo, l'Asp di Trapani: "Cardiologia non chiude"

La direzione strategica dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani conferma in una nota che il reparto di Cardiologia dell’ospedale San Vito e Santo Spirito di Alcamo non chiude.

"Si precisa - si legge nella nota - che il provvedimento adottato dalla direzione medica del presidio ha il solo scopo temporaneo, per qualche giorno, di accorpare i posti letto di degenza cardiologica con il reparto di Medicina, e che alcune risorse di personale sono state temporaneamente destinate a supportare i reparti Covid del presidio ospedaliero di Marsala. E’ stato necessario assumere questa iniziativa al fine di impiegare al meglio le risorse di personale tra i reparti di Cardiologia e di Medicina considerato l'elevato numero di pazienti attualmente ricoverati in Medicina (17) e il basso numero di pazienti ricoverati in Cardiologia (4). Nel caso specifico, quindi, si conferma che si tratta di un accorpamento temporaneo dei posti letto e che le cure per le patologie cardiologiche anche in regime di ricovero continuano ad essere garantite h24".

Il commissario straordinario dell’Asp di Trapani, Paolo Zappalà, come già spiegato nelle settimane scorse alla stampa e ai Sindaci della provincia, sottolinea che l'azienda sanitaria provinciale è riuscita a garantire fino ad oggi le cure ai pazienti Covid senza interrompere le attività cliniche per le altre patologie. Anche nel caso di Alcamo è così. "Tutti gli sforzi organizzativi compiuti per sostenere i reparti Covid allestiti negli ospedali Abele Ajello di Mazara del Vallo e Paolo Borsellino di Marsala sono stati compiuti con questa finalità - ha precisato Zappalà - Per raggiungere lo scopo, in alcuni casi, sono stati necessari accorpamenti e trasferimenti temporanei, quale quello del reparto di Pneumologia a Trapani che tanto clamore ha fatto nelle scorse settimane, ma alla fine si è compreso che era l’unica strada percorribile per garantire le cure a tutti".

Zappalà così prosegue: "La pressione sugli ospedali sta diminuendo e il numero di ricoveri Covid nelle ultime due settimane è sceso sensibilmente. Sono pertanto fiducioso che già da gennaio si potrà gradualmente tornare alla normalità e agli assetti organizzativi ordinari". ANSA

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