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Disagi nell'erogazione dell'acqua a Castellammare del Golfo, il sindaco: "Eas non ha fondi"

Disagi nell'erogazione acqua in alcuni quartieri di Castellammare del Golfo nelle ultime settimane. A lanciare l'allarme è il sindaco Nicola Rizzo che punta il dito contro l’Eas, l’ente acquedotti che gestisce la rete idrica: “Il personale non viene fatto lavorare nei giorni festivi. Abbiamo chiesto l’autorizzazione ad utilizzare i nostri operai per garantire il servizio pubblico".

I disagi nell'erogazione dell’acqua si sono verificati anche con l’accavallarsi delle festività. Il primo cittadino precisa che: " Per mancanza di fondi, l'Eas non consente ai suoi operatori di aprire e chiudere l’acqua nei giorni festivi. Agli operai comunali non è consentito sostituirli e per questo abbiamo interpellato l’Ente, con nota ufficiale inviata per conoscenza alla prefettura, perché faccia riprendere il servizio permettendo al nostro personale di operare sull'apertura e chiusura delle saracinesche per l’erogazione dell’acqua" .

"Se l’Eas, come sappiamo da tempo, non ha la possibilità e dunque non è in grado di garantire il servizio nelle giornate festive perché non può pagare gli operai, deve consentirci di utilizzare il nostro personale per garantire il servizio - prosegue il sindaco Nicola Rizzo -. Attendiamo una risposta a breve scadenza così da intervenire immediatamente".

Il sindaco Rizzo è anche presidente dell’Ati, l’assemblea territoriale idrica, e ricorda anche che il Tar Sicilia ha sospeso: "L’efficacia del decreto con il quale la Regione ha nominato un commissario perché il Comune di Castellammare, e  gli altri Comuni della provincia, si facciano carico delle reti idriche gestite dall’Eas".

Il Tar ha accolto il ricorso dei Comuni contro gli atti dell’assessorato regionale dell’Energia ed ha fissato la trattazione del ricorso al 7 novembre 2019.  Inoltre i consigli comunali dei Comuni dell’Ati hanno espresso parere negativo alla presa in carico delle reti:  "In assenza di adeguato piano economico e regolamentazione del regime transitorio del passaggio per salvaguardare le finanze e l’organizzazione dei comuni interessati", conclude Rizzo.

Tra i comuni che ricadono nel servizio dell’Ati ci sono Alcamo, Buseto Palizzolo, Castelvetrano, Custonaci, Erice, Favignana, Gibellina, Paceco, Partanna, Salemi, San Vito lo Capo, Santa Ninfa, Trapani, Valderice e Vita.

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