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Mafia a Trapani, i boss ora sperano nella cattura del superlatitante Messina Denaro

Matteo Messina Denaro

«Fino a quando non prendono a “questo” siamo tutti consumati... perché ti legano tutti a questo deficiente»: sono chiare parole di insofferenza contro il superlatitante Matteo Messina Denaro quelle pronunciate da Calogero Jonn Luppino, arrestato ieri dai carabinieri nel blitz "Mafiabet" nel Trapanese.

Considerato il "re" delle scommesse online, i cui proventi sarebbero serviti anche per finanziare la famiglia del boss di Castelvetrano, in questo dialogo Luppino parla con lo zio Salvatore Giorgi, anche lui arrestato nel blitz di ieri. Il dialogo è riportato in un articolo di Laura Spanò sul Giornale di Sicilia in edicola.

Così se da una parte il clan finanzia la sua latitanza, dall’altra gli stessi appartenenti alla cosca non nascondono una certa insofferenza nei confronti del boss, che per loro è la causa di tanti problemi.

Tutti i dettagli sul Giornale di Sicilia in edicola.

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