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Mafia trapanese e scommesse, 3 arresti. Indagato il deputato Ars Pellegrino

Nel riquadro uno dei 3 arrestati, Calogero John Luppino, considerato il "re" delle scommesse

È finito in carcere il re delle scommesse Calogero John Luppino, con la sua attività avrebbe finanziato Matteo Messina Denaro. I magistrati seguendo i flussi di denaro che arrivavano al superlatitante hanno scovato gli affari sporchi dell'imprenditore di Campobello di Mazara.

Secondo gli inquirenti le famiglie mafiose di Campobello di Mazara, Mazara del Vallo e Castelvetrano avrebbero costretto ad installare nei vari locali macchinette da gioco on line pena pesanti ritorsioni.

I carabinieri  di Trapani, della Compagnia di Mazara del Vallo e del Ros hanno arrestato, in esecuzione del fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica - Dda di Palermo tre imprenditori presunti affiliati delle famiglie mafiose.

Si tratta di Calogero John Luppino, di 39 anni, Salvatore Giorgi, zio di Calogero, di 60 anni, anch’egli di Campobello di Mazara e Francesco Catalanotto,  castelvetranese gestore di un centro scommesse a Campobello di Mazara. Sono accusati di associazione mafiosa ed estorsione.

Agli indagati sono stati sequestrati beni per 5 milioni di euro. Le indagini hanno permesso di monitorare la rapidissima ascesa imprenditoriale di Luppino nel mondo delle scommesse e giochi on line, che sarebbe stata favorita in tutto e per tutto dagli affiliati ai mandamenti mafiosi di Castelvetrano e Mazara del Vallo.

Luppino e Giorgi avrebbero, gestito la cassa dell’associazione mafiosa in questo settore imprenditoriale, si sarebbero anche occupati del sostentamento, relativo alle spese legali e alle altre necessità del boss detenuto Franco Luppino e del finanziamento dei vertici delle famiglie mafiose di Campobello di Mazara, Mazara del Vallo e Castelvetrano.

In particolare per gli inquirenti Catanalotto sarebbe l’anello di congiunzione operativo tra Luppino la famiglia di mafiosa di Castelvetrano. Proprio lui avrebbe vantato una particolare vicinanza con Rosario Allegra, cognato di Messina Denaro.
Dalle intercettazioni è emerso che Luppino avrebbe avuto contatto con uno dei cognati di Matteo Messina Denaro, Saro Allegra, mediati da Catalanotto.

Oltre agli affari, Luppino ha altre due passioni la politica e il calcio. È stato, infatti, consigliere comunale a Campobello di Mazara nel 2011 nelle file dell'Udeur, mentre nel 2014 ha fondato il movimento “Io amo Campobello”, la lista che ha sostenuto il candidato Giuseppe Castiglione.
Luppino ha anche fondato una squadra di calcio a cinque. È riuscito anche a farsi a accreditare una struttura di accoglienza per 50 richiedenti asilo politico, inserendosi così nel business dei migranti.

INDAGATO PELLEGRINO. Nell'ambito dell'inchiesta, la dda di Palermo ha notificato un avviso di garanzia con invito a comparire al deputato regionale di Forza Italia Stefano Pellegrino. Il parlamentare è indagato di corruzione elettorale.

 

 

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