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La criminalità cresce, Erice chiede più tutele

Il consiglio comunale si è riunito in seduta straordinaria dopo l’aumento dei furti e delle rapine degli ultimi mesi. Approvato all’unanimità un documento

ERICE. Il «presidio costante del territorio» e «l'implementazione delle attività di investigazione anche per reati comuni di criminalità diffusa, classificati come minori ma fonte di violenza, allarme e paura». Sono le pressanti richieste che il consiglio comunale di Erice, riunito in seduta straordinaria, rivolge, nel documento finale che è stato approvato all’unanimità, al prefetto Leopoldo Falco e alle Forze dell’ordine.

Una seduta straordinaria dell’Aula che era stata sollecitata dai consiglieri Pippo Martines (Erice che Vogliamo), Giuseppe Spagnolo (Erice in Tutti Noi), Valeria Ciaravino (Cittadini per Erice) e Diego Sugamele (Partito Democratico) dopo che dal mese di luglio dello scorso anno ai giorni scorsi si sono registrati più di 50 furti nelle abitazioni di Erice Vetta, taluni perpetrati anche con aggressioni fisiche alle persone che si trovavano all'interno.Un aspetto inquietante che è stato rappresentato allo stesso prefetto, presente alla seduta consiliare e che non è stato nascosto dagli esponenti dei sindacati delle Forze dell’ordine presenti Gianfranco Reina (Silp per la Cgil), Antonino Cusumano (Siulp) e Francesco Midili (AdP - Autonomi di Polizia).

 

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