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Alcamo e la movida, giro di vite della polizia

Multato per milleduecento euro un esercente alcamese che non aveva esposto la tabella relativa agli effetti dell’alcol

ALCAMO. La polizia gli ha inflitto una multa salata, che ammonta infatti a 1.200 euro, accusandolo "di non avere esposto nel locale la tabella riportante la descrizione dei sintomi connessi all'ingestione di alcolici nonché le quantità, espresse in centimetri cubi, delle bevande alcoliche più comuni che determinano il superamento del tasso alcolemico per la guida in stato di ebbrezza". Destinatario della pesante sanzione è un esercente alcamese.
L'attività di controlli amministrativi, che si è intensificata nella serata di giovedì, è stata inoltre indirizzata a verificare la regolarità delle emissioni sonore dei locali, argomento questo che continua ad essere al centro di polemiche soprattutto per quanto riguarda la movida nel centro storico.

La Polizia ha verificato "il mancato assolvimento, da parte del titolare di un esercizio pubblico in cui si stava effettuando un intrattenimento musicale, degli obblighi tributari concernenti il diritto di autore". Come riferisce il dirigente della Polizia di Alcamo, Claudio Valenti, "l'illecito accertato sarà adesso oggetto di apposita segnalazione all'ente competente all'irrogazione della relativa sanzione". Il Commissariato di pubblica sicurezza alcamese prosegue in tal modo la campagna di prevenzione dei fattori di disturbo della sicurezza pubblica del territorio. Sotto la lente d'ingrandimento dei poliziotti il rispetto della normativa nazionale sulla vendita e somministrazione di sostanze alcoliche, dettata dal decreto legge 117 del 2007. "Chi non si attiene a tale normativa, è soggetto a pesanti sanzioni", evidenzia Valenti.

 

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